Sorvolo delle linee di Nazca, si o no? Questo è il dilemma che ho scoperto impazzare in rete dopo qualche ricerca prima della mia partenza in Perù.
Ma ti pare che vado in Perù senza sorvolare le Linee di Nasca?
Cioè, ho la fortuna di scegliere se planare con un aeroplanino sgarruppato – uno di quelli che si dice in giro si siano anche spappolati al suolo – con il naso appiccicato al finestrino e gli occhi che cercano i fascinosissimi disegni che sono ancora oggi uno dei più grandi misteri non svelati al mondo e posso rifiutarmi di farlo?
Bando al timore, si va.
Ho già parlato di Nazca sul blog ma del suo paesino in mezzo al nulla (bellissimo) ed ora che sto per raccontarvi del sorvolo, ripercorro gli istanti prima del decollo e ricordo con piacere la Pampa, il deserto infinitamente desolato che ci circondava, le baracche abitate proprio davanti all’aeroporto e tante nuvolette bianche a corredo di un cielo azzurrissimo, a pecorelle, come diciamo in Italia, solo che qui non vale la regola “cielo a pecorelle, pioggia a catinelle, perché la sera poi è venuto fuori un tramonto esagerato, il migliore che abbia beccato in Perù.
Insomma, l’aeroporto non è una cosuccia da niente ma un vero e proprio cucciolo di aeroporto che “gioca” a fare il grande.
Appena si entra si possono notare i desk delle varie compagnie con le quali si può prenotare il sorvolo, agli angoli della sala ci sono delle sedie di plastica dove è possibile guardare il video d’introduzione alle linee che viene proiettato su uno schermo attaccato al soffitto.
Prima di accedere ai controlli si procede a misurare il peso personale per poter comporre il gruppo di volo, un momento esilarante vi dico, soprattutto per quanto riguarda le signore che preferirebbero mentire a proprio rischio e pericolo piuttosto che svelare il proprio peso (me compresa, ovviamente).
Dopodiché si passa sotto il metal detector proprio come se foste in qualsiasi aeroporto del mondo. L’unica differenza l’ho notata osservando l’addetto ai controlli che sonnecchiava e ho capito che qui per chi sta a terra non devono esserci grandi emozioni e colpi di scena.
Usciamo dal gate 1 (si, c’è anche il gate) e ci indirizzano verso il nostro aeroplanino che è li in pista che ci aspetta. In realtà non è fra i più piccoli perché ospita fino ad una decina di persone, alcuni invece hanno il limite a quattro.
I piloti sono due, è la prima volta che vedo la cabina di pilotaggio incorporata, con i piloti che ripetono le loro frasi di preparazione al decollo accendendo tutte le lucine possibili.
Sono gasata, in una mano ho la mappa delle linee da scorgere, nell’altra ho travelgum e xamamina all’occorrenza, al collo ho la reflex. Credo non manchi nulla.
Si rolla e si vola!
Il panorama è surreale, sembra di essere su un altro pianeta.
L’aereo plana a destra e sinistra, gira su se stesso per far godere a tutti dello spettacolo ma l’adrenalina è troppa per soffrirne. Scatto foto a più non posso, mi indispettisco perché gli altri vedono e io no, scatto foto a non finire.
Non è molto facile vedere tutti i disegni più famosi, la terra è chiara e inoltre le linee sono molte di più di quello che si pensa.
Alla fine porto a casa un buon risultato,ne vedo 6 su 10, non c’è male.
Alla fine del viaggio ho anche un po’ sofferto per lo sballottamento e sono scesa con le gambe che ballavano il tip tap ma l’esperienza del sorvolo vale proprio la pena di essere vissuta.
D’obbligo documentarsi prima circa la storia delle linee, se no che gusto c’è? Non sarò io a raccontarvela, è stato così bello scoprirla sfogliando con le dita le pagine della mia guida e sottolinearla a più non posso, che non mi va di togliervi il piacere. Inoltre ci sono talmente tante teorie, persone che hanno dedicato la loro vita a questi studi e così tanti misteri che ancora l’avvolgono che potrei stare qui ore e ore a scriverne.
Vi lascio la foto della mappa che consegnano all’entrata con elencati i disegni principali che potrete scorgere. Alcuni sono davvero molto ma molto difficili da scorgere… prendetela come una sfida!
Info pratiche:
www.aeronasca.com
Costo sorvolo: 80 dollari circa
Durata sorvolo: 20 minuti
Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it
Stefania, nata a Milano, città con la quale ho un rapporto di amore/odio.Ora vivo in Olanda con la mia famiglia!
Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Manager, Web writer e Travel Blogger.
Il mio blog nasce dalla paura di viaggiare, ve l'ho mai detto?! Ecco cosa posso fare per te
Copyright 2014 Diquaedila.it | Travel Blog realizzato da FattorieDigitali.com
Privacy Policy
Ci sono 2 commenti
Tu sei pazzaaaa! Io non so se ci sarei mai riuscita 😀 !!!
Ma figurati!!! Sono troppo belle, ci saresti riuscita eccome. Comunque per me non è stato così facile, ho sofferto molto il mal d’aria verso la fine (e non ero l’unica), pensavo di non riuscire a resistere
La tua opinione contribuisce alla ricchezza del mio blog!
Lascia un commento