Settimana bianca in Valtellina

Da piccola non passava anno che non facessi almeno una settimana sulla neve in Valtellina. I miei affittavano una casa in montagna per la stagione invernale e il venerdì sera caricavamo la macchina tutti insieme per raggiungere la nostra baita in poche ore.

Ricordo che il venerdì, a scuola, stavo tutto il giorno a fantasticare aspettando quel momento e avevo la fissazione di farmi il viaggio in macchina già con i doposci ai piedi. Follia.
Preparavo il mio zaino con cura e mi portavo dietro un libro che sapevo già non avrei mai aperto ma era bello così, prepararsi le proprie cose era da grandi.
Arrivavamo la sera tardi e l’appartamento era gelido, andavamo a letto battendo i denti con i piedi incollati alla bolla dell’acqua calda e ci svegliavamo la mattina avvolti dal tepore della notte.
Guardavo fuori dalla finestra gli impianti innevati, inspiravo il profumo del legno e mi caricavo con una colazione abbondante che mi avrebbe assicurato energie almeno per mezza giornata.
Fu così che imparai ad apprezzare gli sport invernali, la montagna e la polenta :). Crescendo poi si aggiunse anche la passione per i bombardini, ma questa è un’altra storia.
Vivendo nei dintorni di Milano ed avendo solo due giorni a disposizione ho girato alcune zone in Lombardia a poche ore di viaggio. Principalmente la Valtellina.

È la valle italiana che per me sa di casa. I miei primi passi sulla neve, le prime incertezze sugli scii, le discese con il bob e i primi pupazzi sulla neve sono avvenuti tutti lì. Livigno, Santa Caterina Valfurva e Chiesa in Valmalenco sono ottimi per gli sport invernali ma anche per gli itinerari a piedi, grazie ai suoi sentieri ed i rifugi della valle, che offre ampie possibilità per il trekking e le escursioni. E per i miei amati Pic-Nic.

Inoltre per chi è appassionato di arrampicata, la val Masino e la valle di Mello sono il paradiso delle nuove discipline di climbing.
Ancora più legate ai miei ricordi sono le zone di Teglio, la storica capitale della valle, Sondrio e Bormio, con le sue terme e le pozze d’acqua calda per gli amanti del relax.
Vogliamo parlare del cibo? Sì, vogliamo perché qui in Valtellina non si può venire senza provare i famosi pizzoccheri, un abbondante piatto che dona tutte le energie per affrontare il rigido clima invernale.
Ma in Valtellina non si vive di soli pizzoccheri, anzi, la bresaola è un insaccato tipico della valle ed estremamente goloso.
Per chi ama il formaggio qui abbiamo il famoso Bitto. Mai provato?
Per gli appassionati del vino, inoltre, in Valtellina si organizzano ogni anno molti itinerari alla scoperta delle cantine della zona, uno di questi è Morbegno in Cantina.
Vi è venuta improvvisamente voglia di partire per un week end valtellinese ma non siete attrezzati? Vi consiglio di consultare Zalando per trovare il perfetto outfit da sfoggiare sul candore della neve.
Io non sono una che solitamente segue le mode ma devo confessare che l’anno scorso sono tornata sulla neve dopo un po’ di tempo e giusto qualche giorno prima di partire ho cercato di infilarmi la mia vecchia tuta da scii e… niente, non saliva. Donne, ditemi che mi capite.
Il mio armadio è più o meno come la borsa di Mary Poppins, ovvero dentro puoi trovarci di tutto ma l’abbigliamento da neve, o in genere da montagna, quello no perché non sono una sportivona (e il fatto di aver parlato di cibo fino ad ora lo dimostra) ma avendo già provato Zalando per altri tipi di vestiario mi sono affidata alle loro consegne e nel giro di qualche giorno ho avuto la mia tuta da sci.
E un berretto.
E dei guanti. Perché quando faccio acquisti, tanto vale che li faccia bene.
Ecco, ad esempio, alcune cose che ho adocchiato per acquisti futuri:

Non so decidermi sul cappello bianco con il pon pon e quello sulle tinte del beige. Voi che dite?

 

Post scritto in collaborazione con Zalando.