Quattro giorni in Puglia con Bluewago, Viaggiare in Puglia e Assonautica.
Sette blogger, 2 barche e il mare.
Bello, profondo e a volte prepotente.
Il primo approccio con la vita in barca a vela.
Un sottile ponticello di legno separa la terra ferma dal continuo moto ondoso del mare.
Salgo in un equilibrio precario, poso la mia valigia sul pavimento di legno, tolgo le scarpe. Daniele, lo skipper e Laura, sua moglie, ci danno il benvenuto, ci accolgono come fossimo a casa.
Sono curiosa di scendere nelle cabine, voglio vedere dove vivremo per i prossimi giorni.
È una vita che mi affascina ma che ho sempre osservato da lontano.
Ho uno strano rapporto anche con il mare in realtà, mi rende molle, nostalgica.
Non ho la salsedine nel sangue, sono nata in una metropoli e questo diverso modo di vivere e vedere il mondo mi incuriosisce.
Si sta sempre a piedi scalzi e questo mi piace, si condividono spazi minuscoli, si dorme in strette cabine, il bagno è giusto l’essenziale.
La vela non è per tutti. Forse è un pregio, selezione naturale.
Si fa colazione assieme, ancora con gli occhi da sonno, il profumo di caffè invade l’abitacolo.
Si pranza sul ponte, si predilige una cucina veloce ma squisita.
Poi si salpa, ogni membro dell’equipaggio ha il proprio ruolo. Tutti sono utili.
Io resto in un angolo a guardare e mi accorgo che siamo tutti come in una danza, in un rituale. I termini che sento mi risultano sconosciuti. Faccio fatica a capire, però la vela fa un rumore insistente, è possente, lì sopra alle nostre teste. Comunica con il vento.Mani esperte stringono corde che hanno vissuto mille partenze, hanno salpato molti mari.
Il cielo cambia colore in pochi istanti: nuvole, pioggia, arcobaleno, tramonti che sembrano finti.
Il mare non è gentile con i nostri stomaci, vuole darci una prima lezione affinché possiamo prenderlo sul serio.
Non credevo che veleggiare regalasse così tanta adrenalina. Vedere la barca piegarsi al volere delle onde é stato impareggiabile. Ho inghiottito una pastiglia che ha tamponato la mia nausea per il tempo necessario a godermi questa bellezza.
Poi sono dovuta tornare a concentrami guardando l’orizzonte: sei ore di mare abbastanza incazzato non sono poche, cellulari vietati agli stomaci deboli, inspirare ed espirare tanta aria. Concentrazione.
Poi rimettere piede a terra è strano, ora che avevo imparato a seguire il mare. Ho tirato un sospiro di sollievo ma mi sono accorta che per un po’ ho continuato ad oscillare.
Dicono si chiami mal di terra.
Scriverò di più sulla Puglia, pur essendoci stata 4 giorni ho un concentrato di cose belle da dire.
Sto ancora elaborando i miei pensieri in modo da dar loro una forma almeno decente, però su una cosa posso già esprimermi: vedere la terra dal mare è emozione piena.
Solitamente mi siedo sugli scogli e guardo il mare, lascio vagare il mio sguardo e i miei pensieri verso l’orizzonte infinito. Spesso mi immagino gente che fa lo stesso sulle sponde opposte alla mia e mi viene da sorridere.
Quando la prospettiva cambia è tutta una sorpresa.
Mi sono commossa vedendo Polignano dal mare, ho mandato subito un messaggio a Valerio e una foto “Polignano vista dal mare, da lacrime… Dobbiamo assolutamente venirci insieme“.Svegliarti presto, vedere l’alba e dire buongiorno ai pescatori che sono svegli da molto prima di te.
Quando vedi una bellezza come questa non puoi che volerla condividere con le persone che ami.
E così è stato per ogni scorcio pugliese fatto di bianco, azzurro, fiori e panni stesi al sole.
Una Regione che è anche più bella di come la si racconta!
Un grazie speciale a Charter Occasionale
Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it
Stefania, nata a Milano, città con la quale ho un rapporto di amore/odio.Ora vivo in Olanda con la mia famiglia!
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Il mio blog nasce dalla paura di viaggiare, ve l'ho mai detto?! Ecco cosa posso fare per te
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Ci sono 9 commenti
[…] il mio amore. Non lo faccio quasi mai. In quattro giorni in cui ho girato una parte della Puglia in barca a vela, ho potuto visitare alcune città riuscendo facilmente nell’intento di rinnovare il mio amore […]
Racconto molto intimo, foto splendide. Il mare vuole solo la verità e ti guarda dritto negli occhi, sapendoti anche destabilizzare. Buona giornata.
Hai ragione!
Ironizzando direi che il mare tira fuori TUTTO :d
Grazie per i complimenti!
quanto sono felice di aver vissuto questa bellissima esperienza con te?
adoro questo post… e le tue foto mi stupiscono sempre. sono meravigliose.
non vedo l’ora di… abbracciarti! <3
Anche io sono molto felice, bisogna farlo più spesso… che dici?!
I tuoi abbracci sono preziosi! :*
Nostalgia, non dello stomaco debole XD ma di tutto il resto che hai raccontato così bene con le tue parole e con le tue foto.
Bellissimo viaggio a presto (spero)
Grazie Vale! Spero di rivederti presto anche io e non vedo l’ora di leggere i tuoi racconti!
Non parlarmi di stomaco debole che non mi sono ancora ripresa 😉
Questo post è bellissimo.
Mi rende orgogliosa di essere pugliese.
Anche io a volte penso che è assurdo – e meraviglioso – guardare lo spesso punto da prospettive diverse.
Questa esperienza ha scavato dentro, a quanto pare non solo dentro me.
Grazie Stefy <3
Devi essere davvero orgogliosa della Puglia, e non sarò di certo io a ricordartelo! Punti di vista diversi sono preziosi perché aiutano a vedere il mondo attraverso le sue mille sfaccettature! <3
La tua opinione contribuisce alla ricchezza del mio blog!
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