Sono partita per un tour del Portogallo durato due settimane a luglio, pronta a dire addio al peso forma raggiunto faticosamente nei mesi antecedenti.
Il bilancio a fine vacanza non lascia adito a dubbi: +5 kg presi, viso paffutello e rilassato.
Mi sono consolata pensando che al rientro, la mia palestra quotidiana mi avrebbe aspettata: sauna sui mezzi pubblici, stress da metropoli e corsa mattutina per non perdere le coincidenze.
Il Portogallo offre migliaia di tentazioni sotto forma di piatti golosi, dalla colazione fino all’ultima portata.
Ed è per questo che tornata alla solita routine, quando il languore di uno stomaco viziato al meglio non accenna a diminuire, che mi ritrovo negli orari più disparati a:
– Desiderare un pasteis de nata, delizioso dolcetto a barchetta di pasta frolla e ripieno di crema, al posto della solita colazione con tè e biscotti secchi. I migliori che puoi provare li producono alla antica pasticceria de Belem, a due passi dalla famosa torre di Lisbona. Ma anche quelli serviti in alcune guest house non sono affatto male.
– Bramare una francesinha, un piatto tutt’altro che raffinato che crea dipendenza, una bomba calorica che non riuscirai a smaltire neanche con ore e ore di esercizio. Si tratta di un toast per niente innocente, ricoperto da uovo all’occhio di bue, a sua volta spudoratamente ricoperto da una salsina rosata che non ho ben capito di cosa si trattasse. Il tutto incoronato da patatine fritte.
Provate l’esperienza della francesinha: ha più o meno lo stesso effetto di un allucinogeno ma vi giuro che ne vale la pena.
– Se adorate il pesce il Portogallo fa per voi, soprattutto per la varietà di ricette con le quali cucinano il baccalà (bacalhau). Il migliore che ho provato me l’hanno servito in un tronco di bambù, cotto al vapore con pomodorini, patate e olive.
Pesce o carne… carne o pesce? Siete indecisi cronici? Allora provate le vongole con carne di maiale all’Alenteja, non ve ne pentirete.
Se devo pensare ad un condimento particolare che mi ricorda il Portogallo, scelgo il Piri Piri, il peperoncino che viene usato per molti dei piatti tipici e venduto a grappoli nei mercati comunali.
Ma non sarà solo il cibo a minacciare la vostra linea, gran contributo arriverà da vino, liquori e altri alcolici.
A Lisbona ho vissuto le mie serate migliori nel Bairro Alto, tra il ritmo struggente del fado e la vivace movida portoghese.
La nostra benzina: caipirinha e vodka nera, cocktail freschissimo servito in bicchieroni xxl. Evviva le vacanze spensierate.
Poi la Ginjinha, un prelibato nettare rosso al sapore di amarena, talvolta servito in bicchierini di cioccolato fondente. Il primo posto del podio però va al Porto, lo stupendo vino liquoroso tipico portoghese prodotto ad Oporto.
Se volete saperne più su di lui, ne ho scritto qui.
Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it
Stefania, nata a Milano, città con la quale ho un rapporto di amore/odio.Ora vivo in Olanda con la mia famiglia!
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Il mio blog nasce dalla paura di viaggiare, ve l'ho mai detto?! Ecco cosa posso fare per te
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Ci sono 2 commenti
io in Portogallo adoro la tosta mista……….un altra versione di toast che è un botta calorica..pane non quello classico da toast ma un pane più pesante ..pieno strapieno e ristrapieno di burro..per me un must ad ogni arrivo a Lisboa..il migliore al bar di praia do guicho ..
Mi piace anche trovare al bar per la prima colazione il salame al cioccolato
e poi c’è il bitoque!! carne con uovo sodo e patatine fritte!!
adoro mangiare in portogallo!!
Oh mamma che bombe caloriche… Solo la scusa che si è in vacanza può giustificare gli eccessi golosi 😉
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