Non è mia intenzione passare per la solita ubriacona di turno però so che c’è una buona percentuale di rischio affermando che una delle cose che più ho amato di Porto, stupenda località del Portogallo, è proprio il giro delle cantine per la degustazione del Porto, il liquore locale.
Posso spezzare una lancia a mio favore cercando di convincervi del fatto che Porto abbia un fascino del tutto particolare. In effetti è proprio così, con la sua bellezza fatiscente, ma che credibilità potrei avere dopo un attacco del genere?
Scherzi a parte, anche se non siete amanti dell’alcool, il tour delle cantine di Porto non dovete proprio perdervelo.
Perché?
Perché andare a Porto senza dare un occhio al processo produttivo del vino liquoroso più famoso del paese è come andare a Parigi senza vedere la Tour Eiffel, insomma.
E a proposito di Tour Eiffel, lo sapevate che il ponte che collega Porto a Vila Nova de Gaia, divise dal fiume Douro che ne accarezza le rive, è stato progettato dallo stesso architetto che diede vita alla famoso monumento di Parigi?
Il materiale in effetti è lo stesso, assi in ferro e bulloni.
Dovrete percorrerlo appunto, per raggiungere Vila Nova de Gaia, dove sono ubicate tutte le cantine di vino porto.
Una cosa che vi lascerà a bocca aperta è che troverete, durante il periodo estivo, molti ragazzetti che si tuffano impavidi dal ponte per un bagno nel fiume, affrontando un’altezza di 45 mt.
Arrivati sulla sponda di Vila Nova, troverete subito le prime cantine: aspettate a gettarvi nella prima che avvistate, solitamente qui sono dislocate le più turistiche.
A meno che non abbiate l’esigenza di assaggiare il Porto di una determinata marca, sappiate che ne troverete di più o meno pregiati.
Quello che dico è: se siete venuti fino a qui, tanto vale assaggiare ciò che non trovereste facilmente anche all’esselunga di Cornaredo, vi pare?
Personalmente, come marca di Porto conoscevo solo Sandeman.
Volendo, è possibile fare un giro in più di una cantina per poter notare le differenze fra la produzione di uno e l’altro vino.
Il mio consiglio è quello di continuare a camminare e salire in collina, rimarrete sorpresi ad ammirare un panorama che non vi sareste aspettati: il Douro visto dall’alto, distese di vigneti senza fine e tanto verde. Calma assoluta.
Questo vino è tra i più noti e apprezzati prodotti del Portogallo e durante la sua produzione gli viene aggiunta una certa quantità di acquavite. La sua produzione inizia con la vendemmia tra fine settembre e inizio ottobre: ancora oggi si fa a mano, poiché le asperità del terreno rendono difficile l’accesso ai filari dei mezzi meccanici. Alcuni produttori utilizzano ancora i piedi per pigiare il vino! Non tutti eh, alcuni hanno abbandonato i lagares, le vasche di cemento tipiche, a favore dei mezzi meccanici.
Non dimenticatevi di dare un’occhiata alle barche sulle sponde del Douro, le cosiddette barcos, caratteristiche imbarcazioni che accompagnavano il porto per le vie del commercio del mondo.
Volendo assaggiare diverse tipologie di Porto, sappiate che ne esistono molteplici:
Volete saperne ancora di più sulla storia e produzione del vino Porto? Potreste optare per una visita al Museu do Vinho do Porto.
Non dimenticatevi di prenotare per tempo il vostro biglietto aereo per il Portogallo, consiglio due mesi d’anticipo per trovare l’offerta giusta, come ho fatto io.
Salute 😉
Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it
Stefania, nata a Milano, città con la quale ho un rapporto di amore/odio.Ora vivo in Olanda con la mia famiglia!
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Il mio blog nasce dalla paura di viaggiare, ve l'ho mai detto?! Ecco cosa posso fare per te
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Ci sono 3 commenti
Meno male hai scritto un bel po’ di Porto! Domai partono i miei, gli metterò in tasca i tuoi post!
Wooooow… Beati loro! Fammi sapere come si trovano!
[…] Se volete saperne più su di lui, ne ho scritto qui. […]
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