Pensieri al Wasabi. Vacanza in Giappone a Natale
2012/04/27 12:39 PM
Neanche Boldi e De Sica avevano mai osato tanto: “Natale a Tokyo“
La stazione di Shinjuku è un impatto sconvolgente: ci passano ogni giorno 3,64 milioni di persone.
Detto così non rende l’idea. Due volte e mezza tutti gli abitanti di Milano; tutta la popolazione della Lituania in un sol giorno.
Tutti sfrecciano ordinatamente, senza caos.
Ancora meravigliati da ciò che ci circonda ci dirigiamo a piedi verso l’hotel.
Mi correggo. Vaghiamo senza un senso per circa un’ora quando ormai esausti fermiamo un taxi.
In Giappone non esistono né vie, né numeri civici. Per un occidentale, sperare di orientarsi è impossibile.
Arrivati in albergo e depositate le valigie, le nostre attenzioni sono tutte per il WC nipponico, un prodigio della tecnologia ed un’ emozione continua.
Usciti in strada siamo travolti da qualcosa che non si può descrivere: Tokyo.
Ci lasciamo trasportare dalla città con le sue architetture futuristiche, gli odori più svariati che escono dai suoi mille mini ristoranti con le vetrine appannate, sempre aperti. Affollati.
Credetemi, non vi è monumento o attrazione che vi stupirà di più degli abitanti.
Non a caso, il simbolo di questa città è l’affollatissimo Shimbuya Crossing. Ad ogni semaforo verde, un fiume di persone inonda letteralmente l’incrocio, andando in ogni direzione per lasciare poi spazio alle auto, allo scattare del rosso.
Noi abbiamo attraversato diagonalmente la strada svariate volte, senza stancarci. Non ci sembrava vero di riuscire a divincolarci fra la muraglia di persone di fronte a noi.
Per darvi un’ idea della precisione nipponica, credo mi basti dirvi che più di una volta mi sono stupito trovando la lunga e ordinatissima fila di persone, mentre attendevo di attraversare le strisce o di entrare in treno. Mi sentivo in una candid camera.
Svariate volte abbiamo provato ad orientarci. Il risultato è stato il medesimo: faccia perplessa e cartina rovesciata alla mano pronti a perderci in quell’intricatissima terra straniera.
Non fosse stato per la gente, ci saremmo riusciti. Invece, puntualmente, qualcuno è venuto in nostro aiuto pur non parlando inglese. Nonostante inizialmente si notasse la nostra diffidenza, si sono sempre fatti in quattro per aiutarci: un ragazzo ha addirittura chiamato l’albergo con il suo telefono per cercare di capire dove fosse ed indicarci la strada lasciandoci a bocca aperta.
Il famoso incrocio Shibuya a Tokyo
Per non dilungarmi troppo su particolari interessanti ma che comunque fanno parte della mia personale esperienza, vi schematizzo ciò che secondo me non potete proprio perdervi qualora decideste di visitare la capitale del Sol levante:
- Incrocio Shimbuya di cui vi ho già parlato, consiglio la vista dallo Starbucks ad angolo, magari mentre vi gustate un maccha latte, intingolo di latte con estratto di the verde che è molto in voga da quelle parti. Il sapore non è per niente male!
- Per lo shopping, ovunque a Tokyo potrete fare acquisti, ma i quartieri che preferisco sono sicuramente Ginza, dove potrete trovare tutte le più grandi griffe. Anche se i prezzi sono assolutamente proibitivi, vi consiglio di farvi un giro per ammirare le mille luci che lo caratterizzano e magari sorseggiarvi un drink in qualche lounge bar alla moda. Se invece siete alla ricerca di capi più alternativi, o volete soltanto guardare lo spettacolo dei teenager giapponesi con i loro look stravaganti, Harajuku è il quartiere che fa per voi. Bellissima la varietà che lo caratterizza, nel giro di pochi metri si trovano botteghe che vendono costumi che spaziano dalla divisa di Pichaku (che qualche giovane sfoggia), alla boutique di Ferragamo.
- Se volete vivere “una notte di follia” in questo immenso Luna Park, i locali sono svariati. La zona più conosciuta è Roppongi, via colma di locali su misura per occidentali ma non per questo disdegnati dai Tokyoti. Se invece volete vivere e vedere qualcosa di davvero particolare, il Womb e il Trump Room sono i locali giusti per voi. Entrambi disposti su più piani, con musica alternativa e personaggi assai bizzarri che lo caratterizzano. Vi posso solo dire che c’è chi non lascia il suo skate neanche in discoteca, o chi decide di sfoggiare a testa alta il suo copricapo da orsetto.
- Assolutamente imperdibile il mercato del pesce più grande del mondo di Tsukiji, dov’è possibile gustare il sushi più buono del mondo e per i più impavidi qualche mostro marino (foto qui sotto). Anche se non siete amanti del pesce, perdersi per le viette attorno è assolutamente affascinante.
- Una splendida visuale dello Skyline lo si può ammirare dalla Torre di Tokyo, la riproduzione della Tour Eiffel, solo 3 metri più alta, rossa e molto meno affascinante. Da lassù godrete a pieno della vastità di Tokyo e la meraviglia degli edifici che la caratterizzano.
La torre di Tokyo
Testo e foto: Pietro Pozzi
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Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it
Ci sono 5 commenti
Leggere il tuo breve racconto su Tokyo mi ha messo i brividi….sono stato per la seconda volta ad inizio gennaio…ed è una cosa unica…
Come già scritto consiglio un giro ad Asakusa (io ho alloggiato sempre li)…siete pure vicini allo Skytree. Poi da li andate a Ueno park per una passeggiata.
Per chi come me è nel mondo del design e della moda, andate a Daikanyama ed Omote-sando.
Che voglia di tornarci…e restarci per un po…
Tokyo è una città stupenda! Grazie per gli ulteriori consigli
Quanta nostalgia! Non vedo l’ora di tornare in questa splendida cittá….io consiglio anche di passare almeno un pomeriggio a zonzo per il quartiere Asakusa, per vivere una zona un po’ meno frenetica della città e visitare il tempio più importante della città!
Gran bel reportage! Davvero! Quasi quasi questo Natale lo passo a Tokyo!
Te la consiglio 😉
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