Per la prima volta decido di andare contro ai miei principi che fino ad oggi mi avevano fatto evitare di acquistare coupon per cene giapponesi sui vari siti …forse intimorita per la qualità e freschezza del pesce me ne sono tenuta alla larga optando magari per cene in ristoranti italiani (controllando sempre sul web le recensioni: grazie TripAdvisor!) o per cene etniche in cui l’intensità delle abbondanti spezie potrebbero uccidere qualsiasi eventuale germe o quantomeno coprire eventuali sapori sospetti…
Purtroppo anche il resto non era come lo immaginavamo…servizio lento e confusionale…piatti scambiati tra i vari tavoli e attese infinite…riso servito ancora caldo e, passatemi il termine, “colloso”… edamame, tipici fagioloni di soia di un bel verde acceso tanto amati dalla mia compagna d’avventura, anch’essi serviti ancora troppo caldi…hosomaki e gunkan assemblati e presentati male con il solito pessimo riso…per non parlare del temaki amaebi, il “cono” giapponese che purtroppo oltre ad un gambero crudo un po’ flaccidino conteneva da solo mezzo chilo del solito riso senza alcuna traccia di quelli che dovevano essere gli altri ingredienti del piatto….altra cosa dimenticata (non credo ne fossero addirittura provvisti!!!), per la prima volta in assoluto, il classico e piccantissimo wasabi!!!
Di questa cena possiamo però salvare i piatti che non comprendevano il riso: tartar di tonno o salmone gradevoli, alghe verdi ottime, e pesce alla piastra un po’ salato ma buono anch’esso.
Ciliegina sulla torta di questa esperienza è la faccia di Stefania dopo essere tornata dalla toilette: un misto tra il divertito e l’inorridito…che naturalmente ha acceso subito la mia curiosità…
Devo dire che la toilette di JinZan è sicuramente unica nel suo genere…naturalmente per trovarla dovete per forza chiedere alla cameriera perché fidatevi, da soli (per esperienza personale) non ci arrivereste mai…e fidatevi (sempre per esperienza moooolto personale) rischiate di sbagliare anche quando la cameriera vi indica il cartello con i 2 omini sulla porta dell’ascensore.
No, il bagno non è l’ascensore! E’ al piano di sotto…in uno scantinato in fondo ad un triste e non pulitissimo corridoio male illuminato…
Costo teorico della cena? 48,00 €…un furto anche se per 2 persone…direi che i 12,00 € spesi a testa, sono in linea con il livello della qualità della cena, ma ben spesi per vedere l’insolita logistica del bagno!
La lezione l’abbiamo imparata!niente acquisti di buoni per cene giapponesi!
Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it
Stefania, nata a Milano, città con la quale ho un rapporto di amore/odio.Ora vivo in Olanda con la mia famiglia!
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