Se avete in programma una vacanza in Kenya, nelle zone di Watamu e Malindi, sicuramente saprete che il Safari è una delle esperienze a cui non bisogna rinunciare, oltre a questo, ci sono altre escursioni in Kenya che vi consiglio di non perdere. Ma andiamo per ordine:
Il Safari allo Tsavo Est
Come ho già detto, il Kenya senza Safari non è Kenya. La maggior parte delle persone che ho conosciuto e che hanno fatto un’esperienza del genere ne sono rimaste entusiasmate, sia per la bellezza dei paesaggi, sia per la possibilità di vedere animali selvaggi e bellissimi da vicino. Lo Tsavo Est è forse il più turistico dei Safari, ma vi assicuro che è un’occasione da non perdere: il suo fascino è indiscusso e i prezzi non sono altissimi. I Lodge nei quali è possibile alloggiare sono tantissimi, io ve ne consiglio uno, l’Aruba Lodge, proprio in mezzo alla Savana, vicinissimo ad una pozza d’acqua dove gli animali solitamente si abbeverano. Ogni bungalow ha un’enorme vetrata che dà direttamente sul giardino, con vista molto suggestiva. Molto bella è anche l’esperienza del soggiorno in campi tendati, comunque sicura ma a più stretto contatto con la natura.
Potete scegliere se passare una, o più notti nella Savana; i prezzi ovviamente salgono ma la possibilità di vedere un maggior numero di animali aumenta. Vedrete sicuramente giraffe, elefanti, gazzelle e zebre, farete più fatica ad avvistare i mitici Big Five.
Un consiglio: godetevi il tramonto che è impareggiabile (se sarete fortunati e non si metterà a piovere come nel mio caso) e aspettate il calare del sole, percepirete la tensione che sale a causa del risveglio dei cacciatori della notte e sentirete l’assordante silenzio delle prede impaurite.
Escursione a Hell’s Kitchen
Le cucine del diavolo, un’escursione al Gran Canyon Keniota, più precisamente Marafa. Un’ipotesi da non escludere, che solitamente viene ignorata dai turisti e che per questo ho deciso di fare. Si, lo ammetto, arriverete con il fondo schiena dolorante a causa di due ore di tragitto in strade dissestate, su pullmini per niente molleggiati, accaldati e impolverati ma una volta arrivati, la vista spettacolare su questo mega cratere dai colori del fuoco vi ripagherà di tutti gli sforzi fatti.
Scenderete tutti in fila indiana giù per queste lingue di fuoco e una guida vi racconterà la leggenda delle cucine del diavolo (che non vi svelo, ma se proprio non resistete, andate a leggervi questo post sul Kenya).
Al tramonto, la terra vi restituirà un po’ meno di quel caldo torrido insopportabile e godrete della vista di colori impareggiabili. Ma lo sapete che in fondo al cratere troverete l’albero della fertilità?
Escursione a Malindi
Solitamente quest’escursione è compresa in pacchetti da 1 + 1 quindi è possibile che vi vogliano portare a Malindi prima o dopo essere andati a vedere Hell’s Kitchen o Safari blu: dite di no!
Per godere appieno delle singole escursioni è meglio tenerle separate perché facendo entrambe sarete distrutti.
Malindi non è per tutti, prima della mia partenza alcuni me l’avevano descritta solamente come una strada polverosa, altri come una città sporca e caotica. Ringrazio di aver fatto di testa mia. Adoro girovagare fra la gente, immergermi nel caos delle città, passeggiare per i mercati, quello di Malindi è davvero particolare, povero e improvvisato. Sappiate che in alcune zone non si possono fare foto.
I banchetti quasi non esistono, la frutta e la verdura sono spesso stese a terra su stracci malconci. Le donne camminano con i piedi impolverati e i bambini fasciati in grembo. I piccoli corrono fra le sterpaglie con vecchie ciabatte ricavate da copertoni di ruote, e non solo, con questi copertoni ci giocano. Hanno poco ma i loro occhi e i loro sorrisi sono ricchissimi.
Visiterete la fabbrica del legno, i laboratori di produzione di cuoio e l’orfanotrofio; a voi la decisione se lasciare o meno donazioni o portare qualche genere alimentare acquistabile nei baracchini. Vedrete tanta povertà ma niente di lontanamente paragonabile a ciò che vi aspetta addentrandovi all’interno, nelle zone meno turistiche del Kenya, dove i bambini chiedono acqua e non caramelle.
Escursione Laguna Blu
E’ l’escursione bramata da tutti per la bellezza delle spiagge, da me consigliata ma con riserva. Dipende tutto da dove alloggiate: noi abbiamo avuto la fortuna di stare a Watamu, davanti a Sardegna 2, la spiaggia più bella del posto, così nominata da Briatore a causa della bellezza dell’acqua paragonabile alla Sardegna (Non che a qualcuno debba interessare di Briatore, ma questa sarà la prima cosa che vi diranno i Beach Boys quando vi troverete su questa spiaggia).
Se riuscite a fare a meno dell’escursione “Sardegna 2” potete arrivarci a piedi e optare invece per “Mangrovie”, una gita in barca ad avvistare i delfini, più la visita sull’isola di Waka Waka, con tanto di pranzo con cibo locale, caldo torrido e lo spettacolino dei Masai. Questa ultima parte dell’escursione, a dire il vero, è troppo turistica per i miei gusti: il ballo dei Masai dopo il pranzo servito su tavoloni con tovaglie di cerata, sabbia incandescente e bibita a scelta fra coca e acqua, non mi hanno affatto entusiasmato. Per il resto delle escursioni, questo è tutto un Kenya da scoprire.
Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it
Stefania, nata a Milano, città con la quale ho un rapporto di amore/odio.Ora vivo in Olanda con la mia famiglia!
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