Quello ad Huế, è stato uno dei giorni peggiori meteorologicamente parlando, ma sicuramente uno dei giorni migliori dal punto di vista delle bellezze scoperte in Vietnam.
Huế non mi è piaciuta tanto, di più!
Che poi ho pensato: se Huế arriva a toccare le mie corde in un giorno così piovoso e grigio, cosa potrebbe fare in un giorno di sole, con le sue statue che sembrano toccare l’azzurro del cielo e che spiccano fra il verde della foresta sconfinata?!
La posizione delle rovine di Hué è perfetta: ci si può arrivare solo facendosi portare con un taxi, lascerei perdere il fatto di arrivare da soli perché è un bel po’ fuori.
Quando il tempo non dà tregua bisogna cercare di trovare i lati positivi di una situazione del genere, bisogna farlo soprattutto per non soccombere al grigiore e rischiare di rovinarsi la vacanza. Con Huế è facile farlo. Entusiasmarsi per il patrimonio storico e culturale ma anche per l’ambiente circostante, dico.
Non avevo aspettativa alcuna su Huế, forse è per questo che sono riuscita a godermela ed a restare così stupita anche in un grigio giorno di pioggia.
Forse le foto più belle che ho del Vietnam sono, appunto, quelle di Huế, nonostante il diluvio.
La città imperiale di Huế è grandiosa ed imponente ed è l’interpretazione della più grande e austera capitale dinastica di Pechino.
Meraviglia della meraviglia: il sito dedicato alle tombe dei re della dinastia Nguyen. Prima di tutto il circondario, chilometri e chilometri di fittissima e verdissima giungla dalla quale spuntano queste spettacolari opere dell’uomo.
Laghetti, giardini, palazzi, templi, tutti questi tesori vengono sapientemente mixati e sembrano essere stati messi lì apposta per arricchire il panorama.
Le tombe sono 7, costruite fra il 1814 e il 1931 e sono esposte a sud della cittadella come indicato dall’antica arte asiatica del phong thuy (Per gli occidentali feng shui).
La parte che ho apprezzato di più è sicuramente stata quella raffigurante lunghe file di Mandarini di pietra, che restano al servizio del re anche dopo la sua morte.
Le tombe dei sette re sono:
Minh Mang, Tu Duc, Gia Long, Khai Dinh, Dong Khanh, Thieu Tri.
Una più bella dell’altra!
Ad Huế se volete potrete visitare più di 300 pagode. È per questo che la cittadina ha la fama dell’anima del Vietnam.
Una torre alta sette piani, dal nome che letteralmente vuol dire la celeste signora. Questa è Thien Mu!
Avevo letto che questa fosse il punto di riferimento di Huế ma io, ancora intontita dalla bellezza delle tombe, le ho dedicato forse poco tempo.
Una leggenda vuole che nel 1601 una donna mistica decretò che chiunque avesse fondato una pagoda su questa altura (bellissima, che affaccia sul Fiume dei Profumi) avrebbe avuto una grande dinastia.
Sono le case degli aristocratici, dove viveva il ceto dei mandarini e sono posizionate secondo le regole del feng shui, ovvero a sud, la direzione più propizia. Di fronte all’ingresso vi capiterà di vedere delle siepi, vennero posizionate per impedire l’entrata degli spiriti maligni.
Queste case, seppur molto belle, rischiano di sparire, svendute a prezzi bassissimi o trasformate in attrazioni turistiche.
Se Huế dovesse capitarvi in un giorno di pioggia come è capitato a me, non scoraggiatevi ma lasciatevi sorprendere dal panorama e godetevi l’assenza di persone in fila per farsi selfie vicino ad ogni monumento (e quando si parla di asiatici che si fanno foto, credetemi non c’è gara! Quando dico ogni cosa, voglio dire proprio OGNI COSA).
Comunque Huế è bellissima anche con la pioggia, siete d’accordo con me?
Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it
Stefania, nata a Milano, città con la quale ho un rapporto di amore/odio.Ora vivo in Olanda con la mia famiglia!
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Ci sono 5 commenti
Appena rientrato da Hue, tanta pioggia e stesse sensazioni:-)
A volte certo posti è meglio scoprirli così, sotto la pioggia…riescono a darti ancora di più quel senso di avventura e scoperta! E come dici tu, te le godi senza la folla di gente! (Come quando ho girato per Kyoto durante un tifone…scarpe allagate, ma mi son goduta i templi con pace e tranquillitá!)
Dover sottostare ai ritmi della folla è davvero una cosa che mi rende insofferente. Molto, ma molto meglio la pioggia!
Ogni volta che vedo foto di un qualsiasi posto nel sud-est asiatico sotto la pioggia, mi viene in mente Pechino Express e le puntate con il brutto tempo come compagno di viaggio. E sarò pazza ma trovo che quei posti abbiano un fascino incredibile con il cielo grigio e le strade bagnate.
A quanto pare non sbaglio!
Alice
No non sei pazza, forse sei solo innamorata del sud est asiatico… proprio come me :).
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