Le Isole Galapagos sono un privilegio per pochi per una buona manciata di motivi: sono economicamente poco accessibili e trattandosi di riserve naturali protette sono soggette a molti controlli che permettono ad un numero mirato di turisti di accedervi di volta in volta.
Le Galapagos coprono una superficie totale di 8000 km2 di terra e sono abitate da circa 25 mila persone. Non tutte le isole sono popolate: solo San Cristobal, Santa Cruz, Isabela, Floreana e Baltra.
Io ho toccato rispettivamente Baltra – dove siamo atterrati con l’aereo da Guayaquil -, Santa Cruz e Isabela.
Le Isole Galapagos compongono uno dei più meravigliosi e unici arcipelaghi al mondo con un ecosistema e biodiversità senza alterazioni. Forse non tutti sanno che la famosissima teoria sull’evoluzione delle specie di Darwin fu elaborata dopo la sua sosta in queste incredibili isole ricche di esemplari unici al mondo.
La sua ricchezza biologica e il processo evolutivo delle specie (7214 identificate per esattezza) si riflettono sia nella fauna che la flora rendendole, appunto, uniche al mondo. Le isole sono il luogo ideale per l’alimentazione e la riproduzione di diverse specie marine e terrestri che non esistono in altre parti del mondo se non qui (il 30% circa delle specie sono endemiche e originali di queste isole).
Che animali potrai vedere alle Isole Galapagos e dove?
Importante è non farsi prendere troppo dall’entusiasmo e resistere all’istinto di toccare questi stupendi pupazzoni che ispirano tenerezza: prima di tutto è vietato toccare qualsiasi specie presente su queste isole.
Lo sapete che se un cucciolo di leone marino viene toccato da un uomo è molto probabile che la madre senta l’odore e non lo riconosca più?
Ci è capitato purtroppo di vedere parecchi scheletri di animali, l’avevamo messo in contro, fa parte della vita, tra questi anche quello di un cucciolo di leone marino e la guida ci ha spiegato che il piccolo era probabilmente morto perché 1) si è perso 2) perché la mamma l’ha rifiutato dopo che questo si è avvicinato ad un’altra femmina di leone marino 3) la mamma l’ha rifiutato perché è stato toccato da un umano.
Non so voi, ma io ci penserei due volte prima di condannare a morte sicura un piccolo esserino per un solo capriccio.
Io ho avuto la fortuna di osservarli durante l’escursione alle Isole Tintoreras, situate subito di fronte ad Isola Isabela ma potrete trovarli probabilmente anche a Bahia Elizabeth, sempre su Isabela.
Mettete in conto una visita guidata in uno dei tanti centri di recupero delle tartarughe, magari proprio al centro Charles Darwin, scoprirete molte cose che non sapete e verrete condotti ad osservarle da vicino e a capire i loro comportamenti, a riconoscerne l’età e i metodi che vengono utilizzati per identificarle. Molto interessante!
Le iguane marine potrete incontrarle molto facilmente mentre camminate, solitamente passano le loro giornate a prendere il sole su una spiaggia cocente, sono nere come la pece e creano un bellissimo contrasto con il bianco della sabbia.
Noterete sulla loro testa una parte totalmente bianca, la curiosità è che essa è dovuta al fatto che queste sputino acqua salata che va poi a sedimentarsi formando questo strato bianco sulla loro pelle.
Un posto molto suggestivo per vedere le iguane marine, nonché il loro habitat sono le Isole Tintoreras, piccole formazioni rocciose di origine vulcanica situate di fronte ad Isabela che ospitano migliaia di esemplari.
Un’altra curiosità: quando l’iguana posiziona la coda in questo modo (come raffigurato nella foto) vuol dire che è impaurita o infuriata.
Le iguane terrestri sono di un bellissimo color terra bruciata e sono davvero enormi. Quelle che ho fotografato erano all’interno di un centro di recupero.
Grazie alla nostra guida, molto preparata, sono riuscita anche a immortalare l’istante perfetto; ciò che vedrete in questa sequenza di scatti, non è altro che l’accoppiamento di due fenicotteri… Durato circa 5 secondi!
Ognuno si differenzia dall’altro a causa delle condizioni di vita: con il tempo le loro caratteristiche fisiche si sono modificate per facilitare l’approvvigionamento di cibo distinto per habitat. Delle 14 specie, 13 sono endemici delle Galapagos.
Altri animali che potrete veder un po’ ovunque sono: pellicani, granchi enormi e rossi che contrastano con il nero delle rocce laviche, sule dalle zampe rosse, delfini, pesci di ogni genere e colore, lucertole della lava (comuni ma bellissime), tartarughe marine e tante specie di uccelli, ma così tante da permettere una ricca attività di birdwatching .
Mi scuso se ho dimenticato involontariamente qualche specie di fauna che abita le Isole Galapagos, che sono talmente ricche da offrire una chicca diversa ovunque si posi lo sguardo.
Ovviamente consiglio a tutti i veri amanti degli animali.
Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it
Stefania, nata a Milano, città con la quale ho un rapporto di amore/odio.Ora vivo in Olanda con la mia famiglia!
Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Manager, Web writer e Travel Blogger.
Il mio blog nasce dalla paura di viaggiare, ve l'ho mai detto?! Ecco cosa posso fare per te
Copyright 2014 Diquaedila.it | Travel Blog realizzato da FattorieDigitali.com
Privacy Policy
Ci sono 9 commenti
Quello che vedo qui è gli animali collourful. Mi piace così tanto. Grazie per ottime informazioni.
Grazie a te per essere passato!
adesso che sò quanto dura un amplesso medio dei fenicotteri sono diventati i miei animali preferiti… dato che mi fanno fare bella figura!
Che meraviglia! Vorrei stare a contatto con ogni singolo animale e fare una carezza a tutti.
Naturalmente non si può e non lo farei mai.
Che viaggio stupendo, un sogno che spero di realizzare!
Vero Luci, ma anche solo averli tutti intorno è bellissimo!
Che belle foto Ste!!
Uh mamma quanto mi spupazzerei un Leone Marino….devono essere dolcissimi.
Anche le iguane mi affascinano un sacco, ma lì non mi azzarderei proprio a toccarle :/
Ok…ho letto che non si possono toccare gli animali, ma giusto col pensiero! 😉
Paola a chi lo dici! Anche io avrei voluto spupazzarmeli, però a quanto pare oltre ad essere pericoloso per la loro sopravvivenza lo è anche per la nostra… hanno dei dentoni incredibili e pare non siano per niente tontoloni
ma che meraviglia! hai racchiuso in un post il perché questo sia uno dei viaggi che sogno da quando ero piccola
Fra io ti ci vedo a vivere in questo mondo bellissimo! Ho conosciuto una guida che dall’Ecuador si è trasferita lì… per sempre! Ci ha portati in giro ed è davvero molto preparata, è un ragazzo sui trenta anni, credo che scriverò un post sulle sue scelte prima o poi!
La tua opinione contribuisce alla ricchezza del mio blog!
Lascia un commento