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Fontanafredda. Almeno una volta nella vita
2012/05/17 9:58 AM
Fontanafredda l’abbiamo raggiunta con il nostro pullmino, al culmine di una giornata uggiosa, come non se ne vedevano da un pò. Sui colli langaroli, anche la nebbia.
L’impatto è comunque stravolgente. Entrando, ci si trova catapultati in un luogo pregno di storia. Quella storia che si è creata dietro alla scia delle gesta di Re Vittorio Emanuele II di Savoia, ultimo Re di Sardegna e primo d’Italia.
Mi colpisconono, tra l’altro, le vicende “amorose” del “Padre della Patria”. Prima amante e poi finalmente marito della bella Rosina, che lo viziava permettendogli di tenere in camera con sè i suoi cani da caccia.
Avendo avuto la fortuna di entrare nelle loro più intime stanze, conservate ancora perfettamente con molti oggetti originali, la maestosità della vita di corte ci invade e ci lascia addosso la giusta percezione del tempo che corre e non si ferma.
Neanche io posso, o forse non voglio, addentrarmi in tutti i dettagli che hanno reso unica una visita del genere.
Basti pensare che le cantine di Fontanafredda, un tempo adibite a stalla, sono quelle con i più lunghi corridoi di Europa. Al loro interno, vengono depositate delle enormi botti in cui il vino riposa per anni.
Non mi perdo inutilmente in descrizioni che potrebbero fuorviare dalla realtà e lascio spazio alle foto che parlano per me. Guardate qui.
Le otto di sera arrivano presto se si è intenti a visitare quelle che furono le mura del Re e, udite udite..anche lo strettissimo e buio cunicolo che egli aveva fatto scavare per raggiungere le sue amanti senza farsi accorgere dalla moglie. Un’altra curiosità che mi ha colpita, riguarda l’enorme bilancia che un tempo serviva a Vittorio Emanuele II e ai suoi amici che si radunavano nella tenuta e per una settimana non facevano altro che mangiare. Al termine dei giorni, ognuno di loro si pesava e il vincitore era colui che aveva preso più kg.
Tempi d’oro, penso io, buttando l’occhio ad un fedele ritratto della Rosina, che un tempo incarnava una delle bellezze più rare.
Finite le visite, ci dirigiamo verso il ristorante (che poi è situato all’interno della Villa Contessa Rosa). Ai fornelli ci aspetta lo Chef Paolo Livorno, per una dimostrazione di cooking show. La cucina è disposta ad isola, a lato dei tavoli impeccabilmente apparecchiati e sui quali mangeremo. Il camino è già acceso e l’anatra rosola sul fuoco.
Paolo ci guiderà nella preparazione di un antipasto e di un dolce che entrambi assaggeremo fra le mille portate che verrano servite.
Durante la cena, passata allo stesso tavolo dello Chef Ugo Alciati, abbiamo avuto anche modo di assistere involontariamente ad una carinissima proposta di fidanzamento (che forse voleva essere un pò più riservata) e di scoprire le annate migliori del Barolo.
Per il resto di questa strepitosa giornata, parola alle immagini.Maggiori Info:
Fontanafredda Srl
Sede legale: Via Alba, 15
12050 Serralunga d’Alba (CN) Italia
Tel. 0173.626.111
info@fontanafredda.it
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| Il Re e la sua Rosina |
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| Le cantine di Fontanafredda |
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| Gli stretti cunicoli del castello |
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| La bilancia del Re |
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| I Vigneti di Fontanafredda |
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| Pierpaolo Livorno alle prese con lo spettacolo di “Cooking show” |
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| Un favoloso antipasto |
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| la nostra tavola imbandita |
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| A tavola con Ugo Alciati |
Tag: Cooking Show, Fontanafredda, Paolo Livorno, Ugo Alciati, Villa Contessa Rosa, Vittorio Emanuele II di Savoia
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Ci sono 2 commenti
Grazie! Il loro vino è davvero molto buono! 😉
Bel post!
Bevo spesso prodotti Fontanafredda per le cene di famiglia… buonissimi!
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