Uno fa una crociera sui fiordi per vedere i fiordi, ovviamente.
E vederli, già vale il viaggio, quindi inizierei senza troppe parole ma solo mostrandovi qualche foto di queste bellezze, in attesa che io finisca di scrivere l’articolo dedicato all’Hurtigruten e alle escursioni che si possono fare per ammirarli in tutto il loro splendore.
Permettetemi di darvi qualche consiglio che vada oltre ai soliti aggettivi da lonely planet che si usano quando si rimane interdetti da tanta bellezza.
Preparatevi ad apprezzare queste verdissime montagne a picco sul mare nonostante il tempo non sia sempre dei migliori.
Potrete trovare pioggerellina, oppure nebbia.
Sì, ho detto nebbia. E non sto parlando della pianura padana.
Non partite con l’aspettativa da cartolina, quella che vuole l’acqua blu a specchio e i fiordi verde smeraldo. Poi magari vi succede di trovare il sole e per voi sarà una super mega sorpresa ma preparatevi a lasciarvi incantare dall’atmosfera tipica dei fiordi, quella unica perché malinconica.
La natura è prorompente, ed è lì tutta intorno a voi. Sappiatela apprezzare per quello che è, anziché cristonare perché le foto escono grigie.
Ma, udite udite, oltre i fiordi c’è di più.
Piccole, deliziose, brulicanti di vita, ordinate città norvegesi. È il caso di Ålesund, o di Bergen che stupiscono per la loro vitalità e la capacità di accogliere senza strafare. Sono piccole bomboniere a misura d’uomo.
A Bergen, ad esempio, esiste un quartiere coloratissimo e alternativo, Skostredet ( la “via dei calzolai”) dove tutti i giovani si ritrovano per il week end, fatto di localini di tendenza e musica che risuona per le strade.
Bryggen, invece, Patrimonio Unesco, è costruito interamente in legno. Fateci un giro, il profumo che c’è è indescrivibile: sembra di essere fra le baite di montagna.
Salendo su per le stradine di Bergen, lasciandosi alle spalle il porto, si raggiunge una delle zone più belle della città, con decine di case bianchissime e a punta: da perdersi fra i dettagli più incredibili.
Che dire ancora della luce?
Mi sembra di avere già detto tutto qui
Fin da piccola ho sempre avuto la fobia delle lische e quindi sono cresciuta rifiutando quasi tutti i tipi di pesce.
Poi non lo so cosa è successo; forse ho smesso di avere paura, forse i miei gusti sono cambiati. È arrivato il sushi.
Oggi adoro il pesce, ma quello norvegese è il top. A colazione, a pranzo, a cena.
A Bergen esiste un bellissimo mercato del pesce ai piedi del porto: c’è la parte al chiuso e quella all’aperto, dove si può ordinare e sedersi a mangiare direttamente.
Non sono così sicura che sia il più grande al mondo, ma sicuramente è il più grande che io abbia mai visto. Ci siamo arrivati con un gommone, dopo il Wildlife Sea Safari con 62°NORD, e la prima cosa che ho notato sono stati tanti omini, abbarbicati sulla struttura, uno sull’altro che ci salutavano e poi continuavano a costruire, sorseggiando la propria birra, in bilico su quell’ammasso di legno. Sul fiordo norvegese.
Il falò di mezz’estate è l’occasione per celebrare la Sankthansaften, ossia la vigilia di San Giovanni.
Cos’è un faro da mille e una notte?
Non esiste, per definizione, il faro da mille e una notte, me lo sono inventato per farvi capire quanto sono romantici questi norvegesi.
Avevo già sentito parlare dei fari in affitto per una notte, o addirittura per giorni, ma non c’ero mai entrata. C’è giusto l’essenziale; un bagnetto, gli scalini stretti, un letto bianchissimo e una finestra che illumina tutto. E l’ammmore, quello per forza altrimenti che noia.
Le ho viste, finalmente, le pulcinelle di mare (a.k.a. puffin). Ne avevo incontrata una per sbaglio, durante il mio primo viaggio in Norvegia, ma averle lì, tutt’intorno, mi ha fatto impazzire. Ovviamente non ho foto degne di loro, questo è quanto. Poi i pinguini, le foche, le focene e i tanti altri buffi abitanti di questa terra.
L’isola di Runde è uno spettacolo della natura che si raggiunge dopo circa quaranta minuti di navigazione su un gommone veloce, un po’ infreddolita ma così emozionata da non patire affatto. È qui che ho vissuto l’esperienza più viva del viaggio; con centinaia di uccelli sopra la testa, avvolti nella nebbia e l’oceano che si infrange contro i fiordi. Primordiale.
Ma come si fa, da queste parti, a capire dove inizia e finisce il cielo?!
Prima Ålesund, con il suo punto panoramico di Aksla e i suoi 418 gradini.
Pensavo di faticare e invece li ho fatti con una certa sicurezza. Arrivo su, mi affaccio e… nebbia.
Che sfiga, una se ne scappa da Milano, viene in Norvegia e che fa? Trova la nebbia.
Neanche il tempo di piagnucolare qualche insulto, che la foschia si dirada e mi ritrovo davanti ad un panorama così.
Come se gli occhi non ne avessero abbastanza, a Bergen abbiamo preso la funicolare Fløibanen per salire in cima al Monte Fløyen e cenare proprio lì.
Ci siamo goduti la serata ammirando il sole caldo che scendeva molto lentamente, regalandoci un tramonto perenne fino ad almeno le 23.30.
E che dire, già solo i fiordi basterebbero, ma questa Norvegia non la vuole proprio smettere di stupire, stupire e stupire ancora.
Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it
Stefania, nata a Milano, città con la quale ho un rapporto di amore/odio.Ora vivo in Olanda con la mia famiglia!
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Il mio blog nasce dalla paura di viaggiare, ve l'ho mai detto?! Ecco cosa posso fare per te
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Ci sono 4 commenti
Ma che bello! Beh la nebbia la posso gestire e poi con queste giornate ricche di luce non andrei a dormire mai con tutte queste bellezze!!
Spero di andarci prestissimo! Questi luoghi sembrano davvero usciti da un disegno di bambini.
Mannaggia al mio lavoro che in estate mi tiene inchiodata alla scrivania, ma prima o poi metto in cantiere un agosto in Norvegia!
Monica
Io credo che il fascino sia proprio merito di quell’aspetto malinconico che descrivi!
Vi ho seguiti sull’uccellino azzurro, che meraviglia i tramonti lunghissimi, il cibo e il postale (soprattutto lui)!!
Bella anche l’isola di Runde un’esperienza norvegese autentica!
Vabbè, chissà…magari un giorno potrò ripercorrere le vostre tappe come per MyMalta: da noi si dice “Amen” 😀 😀
Un abbraccio
Daniela
on vedo l’ora di rivivere la Norvegia in uno dei tuoi prossimi viaggi! Sarebbe troppo bello, proprio come con Malta
ahahah grazie!
Al momento però “un c’ho i soldi” 😛
A presto!
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