Il nord della Thailandia vanta luoghi bellissimi immersi nel verde della giungla. È la parte del viaggio che ho amato di più, nonostante non ci sia il mare.
Muovendomi tra Chiang Mai e Chiang Rai ho avuto l’opportunità di partecipare a diverse escursioni comprendenti una serie di attività che solo in questa parte di Thailandia è possibile fare.
Premetto che volendo è semplice organizzarsi le escursioni da soli, basta informarsi un po’ in rete sulla varietà delle attività che queste zone offrono. Per sapersi muovere sul posto basta una buona guida alla mano, oppure per ricavare indicazioni più precise e dettagliate potete direttamente entrare nelle agenzie che si trovano numerose per le vie delle città.
Altrimenti per andare sul sicuro si può sempre scegliere un pacchetto con tour guidato che comprende trasporti, quota di entrata alle maggiori attrazioni e molte delle volte pranzo incluso.
Unica cosa, scegliete con cura e non fermatevi alle proposte di un’unica agenzia. Girandone due o tre, si può capire quali sono le escursioni più battute e turistiche e ci si può fare un’idea dei prezzi medi. A Chiang Mai è davvero pieno di questi centri turistici, non avrete difficoltà a trovarne.
Vi elenco le escursioni alle quali ho partecipato, segnalandovi le attività migliori e, a mio parere, cosa sarebbe meglio evitare.
È in assoluto l’escursione più famosa che viene proposta nella Thailandia del nord, ovvero il punto d’incontro fra Thailandia, Cambogia e Laos. Vi dirò la verità, la vista di questi mondi che si guardano dalle sponde del placido Mekong non mi ha emozionato subito, però attraversandolo mentre viene raccontata la storia che ha influenzato le scelte politiche nonché la vita di molti popoli, non si può che subirne il fascino e di conseguenza l’atmosfera cambia.
Saliamo tutti su una barca scricchiolante per attraversare il maestoso Mekong, che a vederlo pare solo un miscuglio di acqua putrida e marroncina ma in realtà è un signor Fiume.
Qualcuno di voi sa perché il Triangolo d’oro si chiama così?
Triangolo è semplice, basti pensare a questo come luogo d’incontro fra Thailandia, Cambogia e Laos.
D’oro perché circa la metà dell’oppio illegale consumato nel mondo passava da qui e questo in effetti veniva pagato come oro!
In particolar modo i trafficanti si incontravano su un minuscolo isolotto che potrete scorgere dalla barca, che non era soggetto a legislazione alcuna e gli scambi potevano quindi avvenire più tranquillamente.
Una visita a questo ospedale degli elefanti, situato fuori da Chiang Rai, ve la consiglio e ve ne ho già parlato qui.
Se vi piacciono gli animali, anziché cedere ai giri turistici sul dorso dei poveri pachidermi, molto meglio optare per la visita a questa clinica che accoglie gli elefanti sfruttati per scopi turistici e li riabilita ad una vita serena. Veramente interessante e utile.
Il costo per l’entrata di una giornata al parco è di circa 2500 baht, la moneta locale che in euro equivale a circa 50€.
Volendo si può pernottare all’interno dell’Elephant Nature Park e partecipare ad un vero e proprio stage per dare il proprio contributo.
Le attività previste durante una giornata di visita sono: dare da mangiare agli elefanti, osservare le strutture principali della clinica come la cucina, l’infermeria, fare il bagno agli elefanti ed avere tantissime informazioni utili circa questi bellissimi esemplari.
Scommettiamo che vi piacerà?!
In Thailandia i templi non mancano, anzi, abbondano. Ma il tempio bianco, o meglio il Wat Rong Khun è differente da tutti gli altri. Innanzitutto è moderno (realizzato da Chalermchai Kositpipat nel 1997) poi è raro perché è completamente bianco, realizzato in gesso e specchietti (che, riflettendo il sole, creano i giochi di luce tanto cari all’artista).
Il White Temple è in parte criticato dalle popolazioni indigene in quanto “contro la tradizione” locale, che prevede uno stile architettonico basato su colorazioni vivide e sgargianti.
Non vi svelo a cosa si è ispirato l’autore, se volete maggiori informazioni potete leggere un buon articolo di Andrea in Thailandia.
In base alla stagione che sceglierete, troverete più o meno turisti che affollano il tempio, ma sappiate che resta un sito molto battuto quindi farete fatica a fare foto che non comprendano turisti messi in posa ovunque, anche nei luoghi più impensabili.
Affianco al tempio, se vi va, potrete visitare il museo che raccoglie le opere del suo ideatore. Io ve lo consiglio, giusto per capire fino in fondo che tipo è.
La giungla thailandese offre parecchie possibilità per vivere attivamente questo territorio.
Avendo il tempo e la voglia è possibile prenotare in qualsiasi agenzia di Chiang Mai pacchetti di escursioni comprendenti percorsi di trekking, canopy tour, ovvero l’arte del volo sulla giungla: ci si lancia con una fune (in sicurezza) facendo sponda da un albero all’altro. In pratica un’enorme zip in mezzo al verde. Poi si può fare rafting, canyoning e tante altre attività alla scoperza della zona più selvaggia della Thailandia.
Se siete interessati anche all’Escursione alle donne Giraffa, potete leggere l’articolo che ho scritto qui.
Voi quali di queste escursioni avete provato o vorreste provare?
Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it
Stefania, nata a Milano, città con la quale ho un rapporto di amore/odio.Ora vivo in Olanda con la mia famiglia!
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Il mio blog nasce dalla paura di viaggiare, ve l'ho mai detto?! Ecco cosa posso fare per te
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Ci sono 2 commenti
Mi piacerebbe moltissimo fotografare il tempio di Chiang Mai.. Complimenti per le tue foto.
Grazie Fabio! è un tempio bellissimo
La tua opinione contribuisce alla ricchezza del mio blog!
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