Due giorni ad Amsterdam sono pochi per poter descrivere la città e per capire cosa scegliere fra le tante proposte che offre una città come questa, ma ci si può provare.
La primissima cosa che si può fare quando si arriva ad Amsterdam, che poi dipende dai gusti, è dirigersi verso il museo di Van Gogh. Ovviamente non prima di aver apprezzato la piazza antistante la stazione centrale (arriverete lì dall’aeroporto) e la facciata in mattoni rossi con uno stile neogotico e neorinascimentale affiancata dalle due torri dell’orologio.
Al museo di Van Gogh troverete esposte centinaia e centinaia di opere e non solo, vi sono infatti anche disegni, lettere, documenti e lettere del famosissimo pittore, massimo esponente dell’espressionismo. Guardare gli originali dei quadri studiati sui libri di scuola è una sensazione decisamente retrò ma molto stimolante. Oltretutto sono esposte anche opere di amici di Van Gogh e grandi artisti come Gauguin e Monet.
Poco fuori il museo vi è la famosissima scritta I amsterdam, che altro non è che la promozione della omonima card che offre sconti per ingressi a quasi tutte le attrazioni della città, per l’utilizzo dei mezzi pubblici, di alcuni ristoranti, e altri servizi necessari.
Dopo una mattinata impegnativa passata al museo a spolverare tra le vostre riminiscenze scolastiche la cosa più brillante che possa venirvi in mente di fare è quella di andare alla vecchia fabbrica dell’Heineken, attualmente reinventata come museo con tanto di visite guidate. Se vi va, potete già iniziare a dare il via al vostro weekend folle concedendovi un boccale della birra più famosa d’europa.
A questo punto potreste aver bisogno di un pò d’aria, il consiglio è quello di godersi un bel giro rigenerante per i canali di Amsterdam, diventati patrimonio dell’umanità dell’UNESCO dal 2010 che ne ha riconosciuto il valore universalmente eccezionale.
Il consiglio che mi sento di dare è quello di non pianificare un itinerario ma di lasciarvi trasportare dalle sensazioni e dagli eventi. Vivere i canali senza un programma è come essere in un labirinto da cui non avrete la voglia di uscire.
Quello che non vi sfuggirà certamente di Amsterdam è l’utilizzo della bici da parte della sua popolazione. Se vi va potreste anche decidere di affittarne una e mischiarvi con la gente del posto.
Quando vi andrà di uscire dai canali dirigetevi in Piazza Dam, il cuore pulsante della città, dalla quale si affacciano il palazzo reale, la Chiesa nuova, l’obelisco della seconda guerra mondiale dedicato ai caduti, Madame Tussauds e vari ristorantini tipici. È una piazza storica molto vivace anche se ormai è divenuta molto turistica con la presenza di artisti di strada e servizi che portano a fare un giro della città a cavallo.
Ultimo ma non per importanza, va citato il quartiere a luci rosse di Amsterdam, la parte più tollerante e liberale della città. Conosciuto ormai da chiunque e preceduto dalla sua fama, non ha bisogno di molte presentazioni. Quello che forse più colpisce è la giovane età delle ragazzine che mettono a disposizione il loro corpo per lavoro e la sensazione che, nonostante ad Amsterdam sia legale e non ci sia sfruttamento della prostituzione, questo non renda la pastiglia meno amara da mandare giù. Il quartiere si divide folcloristicamente in “categorie” ma non credo che questo sia l’aggettivo giusto da utilizzare: donne di colore, oversize, bigmama, gay club, sexy shop, cinema a sfondo erotico che si snodano in viuzze a volte strettissime dove il passaggio è limitato a pochissime persone. Benvenuti nella Disneyland del sesso
Forse non tutti sanno che una di queste aree, Walletjes è anche una delle più vecchie e affascinanti della città. Se volete mangiare qualcosa, dirigetevi verso Chinatown, troverete molti ristorantini, alcuni turistici, altri più autentici ma abbastanza economici.
Per dormire ad Amsterdam non avrete problemi a trovare la soluzione che fa al caso vostro, personalmente mi sono trovato benissimo a prenotare un hotel su HRS.
Ora che siete pronti per partire per il vostro fuori porta di due giorni ad Amsterdam, non vi resta che preparare la valigia!
Post scritto in collaborazione con Valerio Buniato.
Stefania, nata a Milano, città con la quale ho un rapporto di amore/odio.Ora vivo in Olanda con la mia famiglia!
Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Manager, Web writer e Travel Blogger.
Il mio blog nasce dalla paura di viaggiare, ve l'ho mai detto?! Ecco cosa posso fare per te
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Ci sono 1 commento
indimenticabile!!
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