Oggi ho un travel blog, se così posso chiamarlo, ma soprattutto spezzo la routine quotidiana viaggiando come e quando posso, il resto del tempo lo dedico a scrivere e a progettare viaggi.
Ma non è sempre andata così, ci sono stati giorni in cui il solo pensiero di metter piede su un aereo mi faceva scappare a gambe levate.
Parlo di quando feci 19 ore di viaggio in treno ad agosto per arrivare in Sicilia portandomi dietro un enorme bagaglio assieme alle maledizioni delle mie amiche che avevo costretto a venire con me.
Parlo di lunghe chiacchierate fra me e me in cui cercavo di convincermi che l’Italia potesse essere il mio mondo.
Parlo di giorni difficili in cui la mia paura mi soffocava, mi stringeva dentro una gabbia invisibile ma al tempo stesso invincibile.
Ero schiava della convinzione di non esser fatta per una vita che in fondo sognavo.
Ancora non sapevo che il più delle volte le più grandi paure nascono da desideri profondi e da una forza meravigliosa che ancora non sappiamo essere parte di noi.
Gli attacchi di panico sono una delle sensazioni più crude che l’uomo possa provare, una parte di sé stessi che si ribella, un campanello d’allarme in cui il tuo corpo cerca disperatamente di entrare in contatto con te.
Il timore,come tanti di voi già sapranno, è soprattutto quello di morire, ma io ho scoperto solo dopo un lungo percorso che in realtà si tratta della voglia di vivere che si ribella.
Ho provato ad ignorarli, questi meschini che arrivavano di soppiatto invadendo la mia quotidianità.
Li ho ignorati a tal punto che alla fine sono esplosa.
Sono stata messa alle strette fino al punto di dovermi chiedere per forza che cosa non andasse.
Il fatto di non riuscire a viaggiare è stata solamente una conseguenza di questo disagio che ho sconfitto con un bel po’ di sana rabbia e ripescando quei pochi lati del mio carattere di cui vado fiera: la mia forza di volontà e la mia testardaggine.
Ora viaggiare per me ha il sapore di una doppia conquista, e la cosa bella è che quando mi batte forte il cuore il panico non conta, è l’emozione ad averla vinta.
Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it
Stefania, nata a Milano, città con la quale ho un rapporto di amore/odio.Ora vivo in Olanda con la mia famiglia!
Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Manager, Web writer e Travel Blogger.
Il mio blog nasce dalla paura di viaggiare, ve l'ho mai detto?! Ecco cosa posso fare per te
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Ci sono 4 commenti
soffro da circa un anno di attacchi di panico. da tempo penso che forse viaggiare potrebbe aiutarmi. soprattutto ad uscire da una routine che mi sta, evidentemente, soffocando. oggi finisco su questo sito. Mi sento come Pollicino e so che posso farcela, adesso.
Ciao V.,
in effetti viaggiare mi ha aiutato un sacco ad aprirmi al mondo, a lasciare la quotidianità, a vedere cose nuove… So cosa vuol dire soffrire di panico e cercare di trovare una via d’uscita che permetta di riprendere in mano la propria vita. Fai vincere la passione! Se ti interessa, ho scritto anche un mini libro sulla mia esperienza… Lo trovi sul blog!
“…quando mi batte forte il cuore il panico non conta, è l’emozione ad averla vinta. ”
Bellissima questa frase e brava tu, ad affrontare le tue ombre.
Adoro questo post!
Grazie Farah, lo dico sempre che il blog è una terapia 😉
La tua opinione contribuisce alla ricchezza del mio blog!
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