Quest’anno potrebbe non essere la vacanza da urlo. Quella che alterna le spiagge affollate alla luce dello strobo delle disco più gettonate. Forse mi perderò l’odore dolciastro della crema protettiva del vicino d’ombrellone, i venditori della spiaggia che urlano “cocco bello, cocco fresco” e la movida più sfrenata, quella sempre attenta a captare volti noti della più chiacchierata coppia calciatore/velina della stagione.
Una vacanza per rilassare e acuire i sensi, per ascoltare cos’ha da dire il silenzio dopo un intero anno passato a ignorarlo obbligatoriamente. Scaccio dalla mente Milano e serro la porta dei miei pensieri chiudendola fuori. Dò, invece, il benvenuto ad una tipologia di vita molto semplice, scandita da giornate dominate dall’ozio totale. Quando il lento e costante dondolio della barca diventa una culla della quale non posso più fare a meno, mi accorgo della bellezza della vita vissuta in mare.
Ancora oggi, a giorni di distanza dalla mia esperienza, pare di sentire l’attività vibrante dell’acqua sotto i miei piedi. Quella forza che inizialmente aveva dell’innaturale e che coi giorni è diventata parte del mio essere attirandomi a sé come un potente magnete. Oggi provo a guardare il mare dalla terra, voglio capire che effetto mi fa. Lui ondeggia costante e io rimango ferma, imperturbabile nella mia noiosa staticità.
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IL PERCORSO:
Da Bodrum nel Kerme (uno dei golfi più belli e meno abitati del mediterraneo), poi Knidos, Bozburun, Kadirga, Marmaris, Ekincik, Caunos, l’isola di Tersane. Dai luoghi fin troppo vivaci (Bodrum) alla calma più assoluta di Tersane, ove i carpentieri di Solimano prepararono i caicchi, che poi, da Marmaris, partirono alla conquista di Rodi. Caunos, testimone di tre differenti civiltà e le tombe licie di Dalyan, sulla cui spiaggia sabbiosa le tartarughe marine – caretta caretta – vanno a deporre le uova. paesaggi ritmati dalla musica delle cicale e dai cieli stellati.
Knidos e l’anfiteatro |
Knidos: un tempo una delle colonie greche più ricche della costa dell’Asia Minore ora mostra le sue rovine, fra cui l’anfiteatro e il tempio di Afrodite.
Un negozietto di Daçta |
Datça: un tempo piccola località di pescatori, ora grazioso luogo di villeggiatura che tuttavia non è ancora congestionato dal traffico turistico di massa
Il porto di Bozburun |
Il Gran Bazar di Marmaris |
Marmaris: attrezzatissima località di villeggiatura che, insieme a Bodrum e alla vicina isola di Rodi, è diventata punto di incontro delle imbarcazioni a vela dell’Egeo meridionale
Caunos e Dalyan: splendide località da visitare con una piccola imbarcazione locale, risalendo il fiume Dalyan attraverso la fitta vegetazione di canneti fino alle rovine dell’antica Caunos, con le sue interessanti tombe rupestri licie. Quì è possibile addentrarsi nell’area termale all’aperto, molto suggestiva, ai piedi delle montagne rigogliose, fare dei fanghi e poi immergersi nella piscina con acqua sui 40°.
Le tombe licie |
L’area termale all’aperto |
Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it
Stefania, nata a Milano, città con la quale ho un rapporto di amore/odio.Ora vivo in Olanda con la mia famiglia!
Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Manager, Web writer e Travel Blogger.
Il mio blog nasce dalla paura di viaggiare, ve l'ho mai detto?! Ecco cosa posso fare per te
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