La classica domanda che vi rivolgeranno quando sapranno che state per andare sul Mar Morto è: ma davvero si galleggia?
Anche a me è successo ed ho fatto una mini figura di merda perché io non sapevo che sul Mar Morto si galleggiasse così tanto.
Questa è da annoverare fra quelle cose che studi a scuola, in geografia, e che poi cade nel dimenticatoio in qualche angolo del tuo cervello ancora mai usato. Lo so perché poi sono andata a googlare una cosa del tipo “sul Mar Morto si galleggia” e ne ho trovata di ogni, poi mi sono messa a leggere ed è stato come se io quelle cose già le sapessi.
Dopo essermi informata ho a poco a poco recuperato la mia fiducia nella geografia e alla domanda “ma davvero nel Mar Morto stai a galla?” ho sempre risposto con fierezza “eh si, per forza… l’acqua è talmente salata che come puoi pensare di non galleggiare?!“.
Insomma, ora che mi sono svelata (e anche un po’ sput….ta) spero che anche voi possiate googlare e finire su questo mio articolo: sappiate che non siete gli unici a non sapere che sul Mar Morto si galleggia e avete tutta la mia solidarietà.
Dopo essermi documentata posso fare la splendida e spiegarvi che sul Mar Morto, chiamato letteralmente Mare di Sale, si galleggia perché è talmente pieno di sale che per stare a galla non serve neanche nuotare. In un litro d’acqua ci sono 365 grammi di sale, contro i 35 presenti mediamente nell’acqua degli oceani.
Ve lo ricordate il principio di Archimede? Quello secondo cui “un corpo immerso in un fluido riceve una spinta verso l’alto equivalente al peso del volume del fluido spostato”.
Siccome il peso dell’acqua dipende dai materiali in essa disciolti, cioè dalla sua densità, e essendo l’acqua salata più densa di quella dolce, pesa di più, quindi la spinta verso l’alto è maggiore.
Oltre a questo, posso darvi anche qualche altra informazione curiosa:
Né pesci, né piante, quindi è inutile che vi facciate venire un mezzo infarto se qualcosa vi sfiora le gambe, non può essere uno squalo e neanche una medusa, con tutta probabilità è il vostro amico che sta avendo seri problemi nel restare a galla in una posizione umana.
Immergendomi nelle acque del mar Morto ho visto cose che voi umani… Tipo signori un po’ vecchiotti o russi panciuti che hanno rischiato di rimanere a vita nell’acqua. Tutto quel sale non farà altro che portarvi a galla e se provate a ribellarvi mettendovi a pancia in giù, sguizzerete via come palline da ping pong.
È incredibile l’effetto dell’acqua sulla pelle, immergetevi e massaggiatevi, vi sembrerà di essere cosparsi di olio.
Sempre per la storia del sale, immergendovi nelle acque placide di questo lago (ebbene si, è un lago e non un mare) potrebbe essere che non troviate pace dal pizzicore che vi assalirà. Ogni angolino del vostro corpo, soprattutto se vi siete procurati un tagliato o qualche graffio (basta anche piccolissimo) sembrerà una ferita di guerra.
Ricordatevi quindi di non depilarvi prima del bagno e di non grattarvi con insistenza.
Nel Mar Morto si fa così. Probabilmente avrete visto in giro, anche in Italia, costosissimi prodotti a base di sali del mar morto. Questo perché le proprietà curative di quest’acqua sono innumerevoli. Qui avrete l’occasione di provare un trattamento naturale senza paragoni quindi vi consiglio di spalmarvi di fanghi – li potete trovare lungo la spiaggia, raccolti in contenitori di terracotta – aspettare che si asciughino e poi immergervi di nuovo nelle acque salate.
Il Mar Morto è una depressione, la più profonda della terra, a 415 mt sotto il livello del mare. Il problema è che questa depressione continua a scendere fino a correre il rischio di scomparire.
L’ora ideale per godere di questo spettacolo è il tramonto: galleggiate sull’acqua e cercate di rilassarvi guardando il tramonto arancione che si staglia all’orizzonte, al di là del mare c’è lo stato di Israele.
Pernottando al Mövenpick, uno degli hotel più prestigiosi di questa zona potrete godere di una delle 10 SPA più belle al mondo e di un’infinity pool da lacrime.
Guardate qui e invidiatemi tanto, che mi invidio anche io!
Qualora aveste in programma un viaggio in Giordania non dimenticatevi di effettuare una tappa sul mar Morto, equivarrebbe a perdere una parte importante di questa destinazione.
Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it
Stefania, nata a Milano, città con la quale ho un rapporto di amore/odio.Ora vivo in Olanda con la mia famiglia!
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Il mio blog nasce dalla paura di viaggiare, ve l'ho mai detto?! Ecco cosa posso fare per te
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Ci sono 6 commenti
Esatto!
Chiedo venia per il disguido.
Per scusarmi offro, sempre in tema di archeologia, un riferimento ad un articolo della BBC che racconta il motivo per cui, secondo alcuni studiosi, Sodoma e Gomorra sarebbero state erette sulle sponde del Mar Morto e spazzate sul fondo di questo da una calamità naturale d’intensità eccezionale.
http://www.bbc.co.uk/history/ancient/cultures/sodom_gomorrah_01.shtml
Prima di tutto complimenti per l’articolo, spigliato ed interessante.
Se permetti, a beneficio degli aspiranti archeologi, vorrei aggiungere un dettaglio in merito alla peculiare salinità del Mar Morto.
Nonostante lo renda inospitale alle forme di vita, escluse quelle panciuta capaci di rimanere a galla beatamente, d’altro canto, lo trasforma nel paradiso degli archeologi, in quanto proprio la scarsità di ossigeno pare preservare di gran lunga i reperti, soprattutto relitti relativi a civiltà che brulicavano in epoche remote.
Al riguardo potete, ad esempio, leggere un vecchio articolo relativo al ritrovamento di quattro battelli d’epoca romana.
Buon viaggio ai patiti
Grazie Dimitri, commento davvero interessante! Ora so una cosa in più sul Mar Morto!
Ti pare Stefania, è stato un piacere.
Forse, però, si nota poco il link all’articolo sul ritrovamento di quattro battelli d’epoca romana.
Perciò, nel caso qualcuno volesse approfondire, lo riporto per esteso:
http://www.cnsnews.com/news/article/four-preserved-roman-ships-discovered-bottom-black-sea
Chiedo perdono: ho commesso un errore madornale, l’articolo riguarda il Mar Nero , come puoi notare.
Chiedo scusa, ma evidentemente quando ho scritto il commento non ero attento
Quindi ora sappiamo una cosa anche sul Mar Nero?! 😉
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