La baia di Halong è spesso uno dei motivi principali per cui la gente viene in Vietnam.
Come dare loro torto?!
Prima di partire mi sono quasi consumata le dita a furia di girare pagine e pagine fra guide e riviste con illustrazioni e informazioni riguardanti questa famosissima baia.
Sapevo anche che troppe aspettative solitamente portano l’entusiasmo alle stelle e poi inevitabilmente si finisce per restare delusi. Mi è successo troppe volte.
Per assaporare fin da prima della partenza la sensazione di “io parto per il Vietnam e una delle tappe sicure è la baia di Halong, invidiatemi pure” ho prenotato online la crociera scegliendo fra varie compagnie che offrono questo servizio di due o tre notti a bordo di imbarcazioni costruite in legno e che forniscono ogni genere di comfort: dalle cene, ai drink, dai corsi di cucina, alle dimostrazioni di pesca notturna.
Ok un po’ turistica come cosa, ma di fronte a uno spettacolo naturale del genere ci si può tranquillamente passare sopra evitando abilmente le attività che non interessano.
In fondo al post vi fornirò anche qualche dettaglio più informativo come prezzi e indirizzi.
Quando il pullman ci lascia all’area imbarcazioni non posso fare a meno di notare una certa foschia.
Cerco invano i leggendari faraglioni, che qualcuno narra si siano formati a causa della coda di un grosso dragone che, sbattendo a destra e a sinistra, avrebbe inciso la regione creando un arcipelago, ma tutto ciò che vedo è una nebbia fitta da fare invidia alla pianura padana nei giorni peggiori.
Considerando il fatto che è abbastanza normale che qui il sole non spacchi le pietre non mi preoccupo più di tanto. Può essere che il cielo si apra e che cambi in men che non si dica il paesaggio e, perché no, anche il mio umore.
In realtà ve lo dico subito per non creare false aspettative, la nuvola di fantozzi (una super nuvola grande più o meno quanto il Vietnam) ci ha accompagnati per tutti i due giorni facendo svanire i nostri sogni di un risveglio all’alba della baia e di un tramonto di fuoco. C.V.D.!
Però poi siamo stati accompagnati nella nostra camera e sbadabam:
I finestroni, praticamente attaccati al nostro letto, affacciavano dritti su quei faraglioni incredibili che sembravano essere stati messi lì apposta per fare venire le lacrime agli occhi a chiunque osasse posarvi lo sguardo.
Facciamo che vi elenco, per ogni attività che farete – visto che saranno praticamente le stesse, trattandosi di un itinerario organizzato – i motivi per i quali rimpiangereste di non aver fatto un’esperienza del genere:
Tutte le migliori foto che io abbia visto della baia di Halong, ora lo so, sono state scattate dall’alto delle grotte.
Un’escursione prevista è sicuramente la visita alle grotte: quindi discesa dalla barca, acquisto del ticket e coda indecente per fare qualche gradino per entrare nel ventre di questi enormi roccioni calcarei.
Non fatevi scoraggiare dalla premessa perché se siete qui non potete perdervi la vista dall’alto e men che meno i giochi di luce suggestivi e le forme incredibili delle stalattiti.
Vi faranno uscire in mare con il kayak e mentre cercherete di trovare la direzione giusta per pagaiare, tra risate e movimenti goffi, vi accorgerete che alzando lo sguardo, il sole (nel mio caso quel poco che c’era) sta calando dietro agli enormi roccioni verde e avorio. Il mare si tingerà di arancione e voi, seppur con il sedere tutto bagnato, vi sentirete in pace con il circondario.
Se sarete fortunati potrete entrare nelle phong, delle lagune interne visitabili solo con la bassa marea accedendovi dalle rocce. Insomma, delle caverne che spesso ospitano anche la fauna locale.
Vi daranno in mano una canna da pesca e magari lo faranno solo dopo che i bambini si saranno stancati di giocare a imitare Sampei. A meno che non abbiate perso la pazienza prima, buttandovi su una serie di cocktail che ordinerete al bancone pagandoli probabilmente il quadruplo di quello che solitamente paghereste in un baretto di Ho Chi Minh, riuscirete a vedere il plancton luccicare. Non pescherete quasi sicuramente nulla ma ve ne andrete con un sorriso beota sulle labbra.
Subito dopo il kayak non precipitatevi in cabina ma prendete una bella birretta e godetevela, se il tempo lo permette, sul ponte della barca. Sono un’inguaribile romantica ubriacona, lo so, ma ricordate che siete in una delle baie più famose al mondo, per la precisione in mezzo a quasi 2000 isole, su di un territorio di 434 kmq patrimonio dell’UNESCO.
La mia doccia con vista sulla baia di Halong non è stata forse la più eco friendly che io abbia fatto (anche se in realtà qui bisogna fare attenzione a non sprecare acqua preziosa) ma sicuramente la più panoramica della mia vita. Un ampio oblò si apre permettendo una vista mozzafiato sui grandi faraglioni.
Se vogliamo dirla proprio tutta, anche facendo i propri bisogni, è possibile ammirarli in tutta la loro maestosità. Che per carità, magari non sarà il massimo dell poesia per voi, però vi assicuro che essere accucciati sul water e vedere uno splendore del genere è più che gratificante.
Immagina: puoi!
Sempre se vi va di fortuna con il tempo, ovvio, e se non scegliete un periodo freddo come ho fatto io.
Gustare prodotti vietnamiti godendo di una vista del genere non è cosa da tutti i giorni.
Ciao sono Stefania e ho seri problemi con l’alcool.
No dai, quando vi ricapita un panorama del genere? Non vorrete mica rimanere lucidi e subirvi le paranoie di qualche compagno di viaggio che in preda allo stupore mistico inizia a filosofeggiare in una lingua diversa dalla vostra, vero?!
In questi casi si chiama istinto di sopravvivenza!
Uno dei momenti per cui rifarei una crociera alla baia di Halong. Le cabine sono piccole e confortevoli e il letto è praticamente attaccato agli enormi finestroni. Praticamente è come dormire sotto le stelle, con il mare che concilia il sonno.
Anche se non siete mattinieri fatelo, ricordatevi che siete ad Halong non a Cinisello Balsamo. Sempre se il tempo sarà clemente con voi, l’alba che vedrete sara sicuramente unica nel suo genere. Inoltre sulla barca vi inviteranno a prendere parte del risveglio muscolare. Molto zen ma un po’ troppo affollato per i miei gusti, meglio godersi il panorama (questa volta senza birretta).
Se avrete voglia di partecipare, potrete imparare a fare un perfetto fresh spring roll oppure quello fritto. Proverete la tecnica uno ad uno e alla fine, prima di abbandonare la barca, si pranzerà con il frutto delle tecniche apprese.
Potrete osservare da vicino come si allevano le ostriche e passo dopo passo come vengono lavorate ed estratte le perle. A me, se devo essere sincera, la lavorazione ha fatto un po’ senso quindi ho preferito, dopo i primi istanti passati tutti accalcati l’uno sull’altro, andare a giocare con i cani dei pescatori :).
Alcuni di noi hanno poi continuato l’esperienza in un bungalow su di un’isola vicina alla baia. Era una delle opzioni previste dai pacchetti acquistati online su Vietnam Unique Tours dove vi consiglio di dare un’occhiata alle varie tariffe e promozioni (noi abbiamo pagato sui 90€ a testa per una notte e due giorni).
Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it
Stefania, nata a Milano, città con la quale ho un rapporto di amore/odio.Ora vivo in Olanda con la mia famiglia!
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Il mio blog nasce dalla paura di viaggiare, ve l'ho mai detto?! Ecco cosa posso fare per te
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Ci sono 2 commenti
Che bello! Anche a noi l’escursione era piaciuta tantissimo nonostante la zona sia piena di turisti. E bello poter ricordare con te! Avevamo quasi dimenticato la notte in barca, la pesca, il karaoke, abbiamo perso le foto di quei giorni e la mente aveva forse volontariamente rimosso, noi abbiamo fatto anche kayak…beeeello!
Anche noi abbiamo fatto kayak, nonostante il tempo non fosse dei migliori! Però che fai, sei lì e non ci provi?! 😉
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