Street Food
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Cinque cose da non perdere a Palermo

Sono stata a Palermo due volte, ormai qualche anno fa. La prima volta per caso, di ritorno da Favignana. Dal giorno in cui misi piede in questa città, fu amore a prima vista. Ne ho già scritto di Palermo, specialmente della capacità di avvicinarti allo street food, molto apprezzato da una buona forchetta come me.
Di questa passione sbocciata improvvisamente, decisivo fu sicuramente il fatto di ritrovarmici di passaggio, da sola in un’afosa giornata di ferragosto. Avevo deciso di non spostarmi da Punta Raisi e dormire in aeroporto in attesa del mio volo, ma una giornata intera, notte compresa, risultava troppo. Divorato il libro che avevo con me, mi informai per prendere un pullman che mi portasse diretta al centro città, così da perdere un po’ di tempo (senza sprecarlo), vedendo una nuova città. E così ho fatto, sono partita alla scoperta della città con il mio trolley rosso. Per la notte mi sono sistemata in una camera d’albergo molto molto spartana per pochi euro, un buco ammuffito con un materasso cigolante, un lavandino e una finestra a qualche centimetro da un muro. Nonostante questo ero super felice per la mia decisione di girare la città in solitaria.

Sarà stato il fascino della passeggiata lungo il porto, dell’arancino sbocconcellato per strada senza vergogna, o forse la pizza servita in un localino poco turistico in solitaria a farmi decidere che presto ci sarei tornata.
E così ho fatto, approfondendo la conoscenza di Palermo.
Queste, secondo me, sono le cose da non perdere a Palermo:

1) Vedere la Cappella Palatina
Entrare al Palazzo dei Normanni, o Palazzo Reale, fa già un certo effetto per la sua sontuosità. La Cappella Palatina è un’opera d’arte straordinaria di origine bizantina, non vi servirà essere dei critici per rimanere abbagliati da tanta bellezza. Io che di queste cose non me ne intendo faccio così, tocco i muri e sto molto attenta a ciò che mi trasmettono. Cerco di immaginarmi ai tempi in cui è stata costruita, le mie mani scivolano sul granito freddo e la mia mente inizia a vagare.

L'interno della Cappella Palatina

L’interno della Cappella Palatina

Interno del Palazzo Reale

Interno del Palazzo Reale

2) Assaggiare lo street food
Pane e panelle, pane con la milza, arancini, pesce fritto servito in coni di carta e tante altre prelibatezze (o stranezze) potrete trovarle fra le pittoresche vie di Palermo. Fatevi largo fra la folla e dirigetevi in un angolino più tranquillo per gustare il vostro pranzo, rigorosamente con le mani!

Pane con la milza e lo street food di Palermo

Pane con la milza e lo street food di Palermo

3) Fare un giro per i mercati popolari
Io adoro il mercato della Vuccirìa, però per essere onesti vi dico che è l’unico che ho avuto modo di vedere in questa città. Vuccirìa che deriva da Bucceria, Boucherie in francese, cioè macelleria perchè è a quello che era destinato all’inizio.

Colori al mercato della vuccirìa

Colori al mercato della vuccirìa

Ora si vende pesce, frutta e verdura e questo mercato è proprio il sinonimo di confusione. Lo adoro perché è colorato e molto folcloristico. In alcune sue parti anche un pò maleodorante.

4) Passeggiare nei dintorni del porto
Non a tutti piace la zona del porto di Palermo ma io la trovo estremamente romantica. Il porto ha anche un’importante funzione, quella di transito di traghetti che arrivano da molte parti d’Italia. Io stesso ho preso un traghetto che da Napoli mi ha portato diretta a Palermo. Non so perché io ami tanto questa zona, forse il tutto è legato anche ai miei ricordi: scesa dal traghetto, ad aspettarmi c’era una mia amica con un enorme vassoio di arancini che abbiamo mangiato insieme chiacchierando al tramonto.

Vie di Palermo, dettagli

Vie di Palermo, dettagli

5) Entrare in una pasticceria
Non voglio per forza associare Palermo al cibo ma non è colpa mia se le due volte che ci sono stata ho passato l’ottanta per cento del tempo a mangiare! Il cibo è ottimo quasi dappertutto ma quello che vi consiglio è di entrare in una pasticceria di quelle come si deve: le paste sono enormi e gustosissime.

Il peccato di gola siciliano per eccellenza: il cannolo

Il peccato di gola siciliano per eccellenza: il cannolo

Che dire, questi sono solo 5 consigli delle tantissime cose da non perdere a Palermo. Se vi è venuta voglia di andarci, o vi è venuta fame, allora l’intento del post è stato raggiunto!

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Scritto da Stefania Pozzi

Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it

Ci sono 2 commenti

  • manuela scrive:

    Ho divorato avidamente questo post!
    Palermo è nella mia wishlist da tempo…
    E immaginarti con quell’arancino senza pudore mi fa venire l’acquolina in bocca… :)

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