Io sono una stalker da supermercato. Mi metto lì in fila, in attesa che arrivi il mio turno per pagare e nel frattempo curioso nei carrelli degli altri per immaginare la loro vita. Gelato e patatine; famiglia con figli. Tante birre; serata con amici. Frutta, verdura e seitan; il salutista di turno, e così via.
Li immagino rientrare a casa, posare i sacchetti sul tavolo della cucina, controllare lo scontrino e poi mettere le birre in fresco, le merendine nella credenza e la crusca nello scaffale ritinteggiato di verde mela, assieme ai cereali e la quinoa.
All’estero vado sempre a curiosare nei supermercati e lì, mi si apre un mondo fatto di un’infinità di roba che non saprei definire.
Immaginatevi da quando vivo qui in Olanda, che al super ci vado un giorno sì e un giorno nì. Perché qui non usa fare la spesa grande, si passa a prendere il pane fresco e la spremuta tutti i giorni.
Visto che vicino a casa ho l’Albert Heijn, una catena di supermercati specie seven eleven olandese e di cui vi ho già parlato, ho pensato di immolarmi per voi e provare alcuni dei cibi più strani che io abbia trovato nella terra dei tulipani.
Interi banchi frigo dedicati a queste vaschette di salsine per l’insalata, o da spalmare sul pane. Non posso elencarvi tutti i gusti ma ci provo con quelli che mi vengono in mente: al surimi, al cetriolo e yogurt, al tonno e patate. In assoluto il più strano che abbia visto, quello al pollo e melone che ho provato. Inizialmente il sapore dolciastro del melone disgusta ma poi, pensavo peggio.
I würstel qui vanno per la maggiore, ce n’è di tutti i tipi ma i peggiori sono in assoluto quelli in scatola.
Non è, ovviamente, una specialità olandese ma è presente in grandi quantità e gusti differenti sugli scaffali dei supermercati a prova del fatto che qui ci sia un gran mix culturale ed etnico. Qui non esiste il reparto “cibo di altre nazionalità”, al contrario, tutto viene esposto assieme a seconda della richiesta di un determinato cibo, o ingrediente. Così troverete l’hummus sempre presente al banco delle salsine fresche, i piatti pronti indiani serviti assieme a quelli olandesi, italiani e così via e addirittura, al banco frutta e verdura vendono delle vaschette con gli ingredienti già selezionati e mixati per preparare gulash, nas goreng e altri svariati piatti e zuppe.
Tornando al panino cinese, va scaldato per qualche minuto nel forno e “gustato” caldo.
Pagando 0,99 cent in offerta (perché sì, sono sempre in offerta :S), cosa ti puoi aspettare?
Ovunque andiate vedrete in giro gente con bottigliette d’acqua aromatizzata. Spesso basta inserire nella bottiglia pezzi di menta, cetriolo, limone o frutta. Nel caso di quelli confezionati si può trovare anche fragola, cocco, pesca e altri frutti.
Io lo trovo disgustoso.
L’ho preso distrattamente, credendo fosse the normale e ignorando la piccolissima – bastardi – scritta sparkling contornata da tante bollicine. L’ho aperto incurante, e mi è quasi esploso in faccia.
È frizzante! Ancora non mi capacito, il the frizzante è disgustoso. L’ho lasciato sgasare ed è risultato più accettabile.
Va beh, niente di strano, sono zuppe in polvere: un’aggiunta d’acqua calda, mescolare e bere in tazza. Il fatto è che ci sono dei gusti mai visti prima, tipo quella ai pomodori cinesi. Che gusto ha la zuppa di pomodoro cinese? L’ho comprata, incuriosita, ma non ho ancora avuto “modo” di assaggiarla. Aspetterò le fredde e piovose giornate nordiche.
Siete curiosi di sapere come i bambini soddisfano la loro voglia di dolce? Non immaginatevi cose troppo complesse. In Olanda si usa stendere sul pancarrè della granella di cioccolato (Hagel, che significa grandine). Per capirci, tipo quella che si usa da noi per decorare i dolci. Che infanzia triste avranno?!
In realtà qui in Olanda sto provando anche cose deliziose delle quali vi parlerò presto in un post dedicato alle tipicità olandesi da non perdere. Qualche esempio: il pane è buonissimo, servito sempre caldo ovunque (in realtà io lo compro da un kebabbaro, ragazzi che buono!), i pancake serviti in tutte le salse, i dolci strepitosi e… non vi svelo altro, leggerete tutto a tempo debito.
Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it
Stefania, nata a Milano, città con la quale ho un rapporto di amore/odio.Ora vivo in Olanda con la mia famiglia!
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Il mio blog nasce dalla paura di viaggiare, ve l'ho mai detto?! Ecco cosa posso fare per te
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Ci sono 6 commenti
Anche io sono una stalker, mi piace sbirciare la roba che le persone posano sulla cassa per capire che tipi sono. Presto verrò in Olanda per qualche giorno e farò sicuramente un salto al supermercato perché mi incuriosiscono molto le stranezze che si trovano all’estero!
ahhahahha faccio esattamente la stessa cosa anche io! Magari in Olanda non ti divertirai quanto in Asia ma è sempre un buon allenamento 😉
Il tè frizzante non lo avevo mai visto. Ma perché, perché?!?!?! Scommetto che ci sono millemila varietà di pane in cassetta… mi ricordo la prima volta che andai a Londra mi colpì molto questa cosa del pane, ci misi due ore a scegliere quello giusto!
Pane tantissimo e buonissimo, anche io le prime volte ci mettevo un sacco… ora ho imparato a capire quello che più mi piace a seconda dei piatti. Invece per quanto riguarda il tè frizzante non mi fregano più!
Quanti cibi strani o.o
Devo ammettere che anch’io sono incuriosita quando vedo cibarie varie all’estero. Ad esempio i panini di cereali in Germania (praticamente solo cereali!) e una marea di succhi bio… Sono curiosa di vedere i prossimi cibi “strani” 😀
…chissà qual3 impressione diamo noi agli stranieri…
Ho già in bozza un articolo che parla di cibo tipico, ma qui si parla di cose abbastanza buone! Noi che impressione facciamo? Beh sicuramente uno straniero ti dirà che siamo troppo in fissa con il cibo ma poi vengono in Italia e mangiano, mangiano, mangiano. (e bevono cappuccino)
La tua opinione contribuisce alla ricchezza del mio blog!
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