Assistere ad un incontro di boxe thailandese

Prima di partire per la Thailandia avevo puntato i piedi e al mio compagno avevo risposto secca “no, all’incontro di Muay thai non ci vengo di certo“.
Giorni dopo mi ritrovo non so come, in mezzo al caos urlante, seduta su una panchina assieme a due spagnoli, bevendo un whisky sang som annacquato e aspettando che l’incontro abbia inizio.

Questo non perché io mi sia lasciata convincere ma, lo ammetto, perché arrivata a Chiang Mai ho visto ovunque appesi i manifesti dell’imminente incontro di boxe e la mia curiosità ha vinto su ogni tipo di principio.
In mia difesa posso dire che la faccenda si è fatta interessante fin da subito, non appena ci siamo messi in fila per pagare il biglietto. Uomini dal fare losco mi lasciano passare dopo avermi squadrata e io mi sento nel bel mezzo di un film.
Entriamo e prendiamo posto quasi sotto al ring e mi accorgo che in realtà i turisti sono molti, attirati dalla curiosità di vedere come si svolge un incontro di Muay thai.

Dal canto mio spero vivamente che questi non se le diano di santa ragione, nonostante tutto quando suona il gong e vedo salire sul ring due pesi piuma che iniziano a danzare e a far finta di colpirsi, rimango un po’ delusa.
Scoprirò solo dopo che la danza iniziale è solo una rappresentazione, un rituale molto importante, segno di saluto e rispetto reciproco.
Ci viene consegnata una scheda con i nomi dei partecipanti, i loro pesi, la nazionalità e altre informazioni utili per fare la propria scommessa.

Ma come funzionano le scommesse?
Ci ho messo un po’ per capirlo, ho avuto tutto chiaro quando ormai eravamo al termine dei combattimenti.
In fondo osservare è il miglior metodo per capire e io non ero andata lì per scommettere.

Ci sono dei tizi, sempre gli stessi, che passano per i tavoli con delle belle mazzette in mano e ti chiedono di puntare per l’uno o per l’altro combattente: rosso o blu.
Metti caso che scegli il rosso, lo comunichi e loro accettano la sfida solo se la loro scelta è ricaduta sul blu.
Questi tizi sono loro stessi scommettitori che raccolgono la tua sfida, io non ci ero arrivata perché pensavo si limitassero a coordinare le scommesse.
Invece, trotterellando a destra e sinistra, sono il vero fulcro delle puntate: se ti è concesso di entrare in gioco lo decidono loro.
Ammetto che ho visto pugili darsele di santa ragione ma sempre con un certo contegno.
Alla fine mi sono talmente immedesimata al punto di sentirmi come Adriana che inneggiava al suo Rocky. Con la sola differenza che Adriana non scommetteva.

Io invece alla fine di un incontro con vincitore quasi annunciato, ho visto bene di incazzarmi con l’omino di turno che non voleva farmi spendere i miei 10 baht che avevo riservato per l’imbattibile rosso.
Piuttosto che dargliela vinta ho urlato “blu” (il perdente) in mezzo alla folla senza neanche capacitarmi di quello che stava per succedere, benché fosse una sconfitta annunciata.

Un solo pugno sferrato in pieno volto e il gracilino blu giace a terra inerme mentre l’arguto omino delle scommesse aveva già sfilato abilmente dalle mie dita i 10 baht.

Qui puoi vedere un breve video di una lotta finale in cui i partecipanti, bendati, vengono accolti sul ring per combattere tutti assieme.