Perché mai dovrei ammalarmi in viaggio? Dovrei essere proprio sfortunato!
Solitamente mi piace parlarvi di luoghi esotici, vacanze divertenti, di avventure vissute assieme alla mia famiglia, che siano zaino in spalla o con passeggino a seguito. Se mi seguite, già lo sapete.
Però, dato che non sempre in vacanza è tutto rose e fiori e sì, io sono una fra quegli sfortunati menzionati poco sopra, ho deciso di trattare un argomento delicato ma importante, perché è sempre meglio essere consapevoli del fatto che ammalarsi in viaggio può comportare più disagio che a casa.
Il luogo di villeggiatura può essere paradisiaco, ma quando non si è in forma non c’è posto migliore che casa per “leccarsi le ferite”. In mezzo alle proprie cose, con le persone che si conoscono, in una zona che offre tutti i servizi di cui abbiamo bisogno. Non che in viaggio questo ultimo punto non sia possibile, ma a casa si conosce l‘ambiente ed è più facile, anche solo psicologicamente, sentirsi al sicuro.
Soprattutto quando si viene ricoverati in un ospedale all’estero non si sa bene quali siano le procedure da adottare e adottate dalle strutture, siano esse private che pubbliche.
Non parlo solo di costi, anche se a breve vi lascio qualche consiglio, ma soprattutto del grado d’igiene e delle usanze del Paese in cui ci si trova.
Ad esempio, qualche anno fa mi sono trovata in una condizione sanitaria piuttosto difficile durante il mio viaggio in Sri Lanka e prima di trovare la clinica giusta ho dovuto girare vari ospedali della regione in cui mi trovavo.
Alla fine quel che conta è che sia andato tutto bene, però il disagio che ho provato mi ha fatto capire che da quel momento in poi avrei viaggiato il più possibile consapevole di quelle che sono le strutture e le pratiche mediche del Paese in cui mi sarei recata.
Quando organizziamo un viaggio pensiamo a quanto risparmiare sul volo e sull’hotel ma non consideriamo un fatto importante: i letti di ospedale più costosi del mondo sono più cari degli hotel a 5 stelle. Ad esempio, è possibile spendere centinaia di euro a notte, senza considerare le spese di esami vari e le cure mediche.
Fra i letti più costosi del mondo ci sono: USA, Singapore e Hong Kong. In Europa la classifica si impenna quando parliamo di Olanda e Germania.
Sono dettagli da considerare, anche se per scaramanzia uno non ci vuole pensare, soprattutto quando ci facciamo forti del fatto di aver organizzato un bel viaggio low cost.
Non per essere venali, ma in primis perché, una volta nella situazione, ci si potrebbe trovare in gravi difficoltà, logistiche ed economiche.
Senza ombra di dubbio, non conviene assolutamente risparmiare sull’assicurazione di viaggio. Questo ve l’ho consigliato in più di un’occasione. Assicurarsi in viaggio è una pratica che ritengo così fondamentale che non mi sento neanche più di ribadirlo.
Molte assicurazioni prevedono la possibilità di inserire la copertura delle spese mediche per rimpatriare un paziente nel proprio paese di origine. Questo perché il costo potrebbe essere davvero alto, qualora ce ne fosse bisogno. Ogni compagnia ha clausole diverse quindi è difficile stabilire cosa comprenda la copertura del rimpatrio. Alcune volte le spese vengono rimborsate al 100%, altre volte solo in parte; in ogni caso sarà bene informarsi precisamente su cosa offre la propria polizza.
Qui un bel paio di corna o una toccatina ci stanno tutti. Ve lo permetto
Scherzi a parte, se dobbiamo informarci facciamolo bene.
Cos’è l’aeroambulanza?
Si tratta di un velivolo attrezzato di tutto il materiale necessario per permettere uno spostamento su lunga distanza a pazienti con ridotta mobilità o affetti da malattie, anche di grave entità.
Questo può rendersi necessario, ad esempio, per persone che si ammalano mentre si trovano all’estero e necessitano un rimpatrio sanitario in aereo urgente nel proprio paese di residenza. L’ambulanza aerea, si rende utile anche per trasporti sanitari da una struttura ospedaliera a una clinica maggiormente attrezzata per cure specialistiche. Oppure ancora, il bisogno di un trasferimento in aereo, potrebbe verificarsi per ricevere terapie in strutture ospedaliere situate in stati esteri e difficili da raggiungere in auto, a causa della lunga distanza.
In molti casi sono i pazienti o i parenti degli stessi a chiedere il trasferimento, sotto propria volontà di farsi curare in strutture più adeguate al proprio caso specifico.
L’aeroambulanza rappresenta la soluzione ideale per quegli spostamenti che prevedono tratte aeree superiori a 200/300 chilometri di distanza. Il servizio prevede velocità, professionalità e massima organizzazione, tanto da rendersi indicato in quasi tutte le circostanze.
Insomma, visto che ammalarsi in viaggio è un’ipotesi da prendere in considerazione, informarsi è il minimo che si possa fare, se non altro sicuramente per stare più sicuri e godersi al meglio la propria vacanza.
In questo articolo ho cercato di darvi un’infarinatura varia grazie alla collaborazione con Centro Ambulanza.
Per qualsiasi domanda, consiglio o approfondimento, vi prego di scrivere un commento e farò il possibile per rispondervi in modo dettagliato!
Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it
Stefania, nata a Milano, città con la quale ho un rapporto di amore/odio.Ora vivo in Olanda con la mia famiglia!
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