Diversivo, distrazione, fantasia, cambiamenti di moda, di cibo, amore e paesaggio. Ne abbiamo bisogno come dell’aria che respiriamo.
(Bruce Chatwin)
Il viaggio è formativo di per sé, almeno questa è la mia opinione, però ci sono delle esperienze uniche come l’incontro fra culture, il fatto di vivere in un altro paese o prendere parte ad azioni che si discostano dalla nostra quotidianità che ci fanno crescere e maturare alla velocità della luce.
Parlo anche di apertura mentale, di quella sensazione che ti permette di non porti troppi limiti qualora dovessi scontrarti con abitudini diverse dalle solite note.
Ci sono soprattutto delle esperienze formative, e oggi ve ne elenco 5, che a mio parere arricchiscono una persona più di millemila lezioni teoriche.
Sono esperienze che ahimè, non ho avuto la fortuna di provare tutte, ma un domani chissà!
Ovvio, per qualcuna ormai è troppo tardi!
Ho conosciuto molti amici grazie all’Erasmus, questa specie di limbo scolastico in cui la parola d’ordine, si sa, è soprattutto “divertimento“.
Ad esempio, ho incontrato ormai qualche anno fa, un simpatico ragazzo spagnolo che ha fatto l’erasmus in Italia, a Napoli. Il suo accento quando parlava in italiano, dovete credermi, era qualcosa di esilarante. Un mix fra lo spagnolo e il dialetto napoletano che mi faceva letteralmente piegare dalle risate.
In uno dei miei ultimi viaggi invece ho conosciuto due ragazze vietnamite che a loro volta avevano fatto l’erasmus in Italia e grazie a questa esperienza ora sono tornate in Vietnam e lavorano nel turismo, soprattutto a contatto con gli italiani.
Voglio spezzare una lancia a favore dell’Erasmus perché spesso sento in giro che equivale solo ad una perdita di un anno scolastico e qui, mi spiace, voglio bacchettare la nostra mentalità italiana che purtroppo a volte è un po’ retrograda. Ammetto che l’Erasmus non sia sempre l’anno in cui si dà di più dal punto di vista intellettivo, soprattutto se vengono scelte città vivaci e dove spesso si punta più alle relazioni sociali che altro.
Ma volete mettere?!
Ho visto persone tornare cambiate, molto più socievoli e capaci di gestire il loro tempo. Un’esperienza che arricchisce la persona è sicuramente più utile nella vita che un anno passato svogliatamente con la testa sui libri. Così la penso io!
Bisogna staccarsi da famigliari e amici, partire soli soletti, cercare una casa e forse anche un lavoro. Magari bisogna imparare a convivere con perfetti sconosciuti che arrivano da ogni parte del mondo, che hanno il loro carattere, le loro esigenze e le loro abitudini. Non è poco.
Poi bisogna imparare una lingua, perché con le poche basi scolastiche se no, come si fa a campare?!
Quindi bisogna cercare una buona scuola di lingue, ce ne sono molte ma bisogna fare attenzione a sceglierne una qualificata, io ad esempio conosco Kaplan che offre vacanze di studio in molti Paesi del mondo tra cui America, Canada, Inghilterra, Irlanda, Scozia, Australia, Nuova Zelanda e Malta. Può bastare?
Ah, se avete intenzione di fare un’esperienza del genere vi segnalo anche la promozione di Kaplan che permette di prenotare il proprio soggiorno studio con il 15% di sconto.
Il volontariato è un’esperienza che non solo arricchisce, ma nobilita.
Ovviamente non c’è bisogno di andare all’estero per farlo ma se la vostra intenzione è quella di fare un’esperienza altrove, imparando una lingua e aiutando qualcuno, questa è l’occasione giusta. Io ho fatto un’esperienza lampo in Vietnam, ve ne ho parlato qui e sul blog della mia amica Sara che se vi interessa, ha una bellissima rubrica proprio sul volontariato nel mondo in cui mensilmente intervista persone che hanno provato questa esperienza, datele un’occhiata.
Sempre nel campo delle esperienze di vita all’estero ci sta anche il caso dell’esperienza alla pari in cui si viene ospitati presso famiglie straniere con vitto e alloggio pagati in cambio di un servizio di babysitting. Questa esperienza è formativa ma anche un po’ difficile, lasciatemelo dire, perché si viene inseriti in una famiglia sconosciuta con la quale dovrete convivere sotto lo stesso tetto.
Mix fra sogno e aspirazione, il giro del mondo non ha mai smesso di affascinarmi.
Un po’ diversa dalle altre esperienze perché permette di girare più Paesi prenotando biglietti in modo flessibile. Se non altro un modo alternativo di conoscere gente con le stesse passioni, imparare una o più lingue e una buona opportunità per capire come meglio gestire il proprio tempo e perché no, anche il denaro.
Voi cosa ne pensate? Ci sono altre esperienze che vorreste aggiungere?
Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it
Stefania, nata a Milano, città con la quale ho un rapporto di amore/odio.Ora vivo in Olanda con la mia famiglia!
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