Quando misi per la prima volta piede a Malta, mi lasciai sorprendere dal suo aspetto caotico e vagamente famigliare, però non potevo dire di averla capita fino in fondo. Pur essendo un’isola relativamente piccola, le cose da vedere sono tante e la vicinanza con l’Italia mi ha spinto a prenotare un altro volo appena tornata dal primo viaggio.
E a distanza di mesi eccomi qui, a scrivere ancora di lei, per raccontarvi della sua vera essenza, di tutto il bello di Malta che ho portato a casa per voi.
E anche un po’ per me, dai!
Quando meno te lo aspetti, camminando per le vie di Valletta, inoltrandosi nei suoi vicoli più stretti, l’ambiente cambia. Di turisti non se ne vedono quasi più, il sali e scendi delle stradine ti accompagna attraverso un tour alla scoperta dei suoi coloratissimi balconi in stile British.
Le macchine parcheggiate sembrano code di serpenti sonnacchiosi. Una vecchietta tira fuori solo la testa, saluta sdentata. Un’altra stende i panni dopo il lavaggio del bianco.
Si sparge, grazie al vento, la musica solenne di un coro di chiesa. Ogni casa dà il benvenuto ai passanti con un santino. Le chiese, un po’ romantiche ma anche un po’ kitsch, sono completamente ornate da lampadine, che ricordano tanto la specchiera per i trucchi delle dive di altri tempi.
Camminando ancora, spingendosi dove l’odore di salsedine si fa più forte e i gabbiani volano a pelo della strada, si scorge un vecchio bocciodromo dove anziani signori giocano allegramente ad un gioco simile alle bocce, solo che queste, anziché tonde, sono rettangolari.
Ai margini del campo, un piccolo bar che serve birra cisk da bancali di plastica. È un locale vecchio, con le piastrelle in marmo consumato. Sorseggio la mia pinta e mi lascio distrarre dal vociferare dei giocatori di carte e dal canto dell’uccellino rinchiuso in quella gabbia troppo minuscola per essere confortevole.
Malta è come sentirsi a casa, in quella parte d’Italia autentica, la perla grezza che gli stranieri ci criticano ma allo stesso tempo tanto ci invidiano.
È il profondo sud baciato dal sole e completamente avvolto dal mare.
Il grande sviluppo degli ultimi tempi che vuole Malta sempre affollata, piena di ragazzotti in vena di sballarsi prima del fatidico sì, con alberghi sempre in rifacimento, strade trafficate e aerei low cost che atterrano vomitando comitive da ogni parte del mondo non è altro che un minuscolo dettaglio in confronto a ciò che realizzerete di questa isola. Malta è un po’ tante anime assieme, la sua pazza personalità va oltre ai suoi confini, perché se avete avuto modo di conoscerla probabilmente l’avete anche un po’odiata. Come l’Italia, ed è per quello che ci piace tanto. Perché non anela ad essere perfetta, anzi, è l’imperfezione a renderla umana, è la bellezza della sua anima caotica a renderla vivibile. A Malta puoi scegliere se essere triste o felice, se startene rinchiuso fra le mura di casa o scendere in piazza a fare baldoria. Puoi avere il mare, quello da sogno, il cibo saporito, la natura, la storia e la civiltà.
Anche qui, il riflesso dell’Italia. Ho osservato molto le sue persone, come faccio di solito. Le loro mani sono forti, lo si vede da come maneggiano le reti da pesca, le loro voci sono decise, tipiche degli isolani, gente concreta e senza fronzoli.
Quando parlano della loro terra ci tengono a non ridurla ad un miscuglio di culture, anche se fondamentalmente a Malta è facile scovare le influenze più varie. Inghilterra, Tunisia, Marocco, Italia, Grecia, Turchia.
Grazzi significa grazie.
Bonġu è buongiorno.
Ċaw è ciao.
Il maltese è una lingua che fa sorridere, almeno me. Un sacco di zeta e parole incomprensibili, ma quando meno te l’aspetti spunta una parola che per metà è italiana. Sembra quasi di capirci qualcosa!
Il grande Ordine dei Cavalieri di Malta ha fatto la storia. La Croce ad otto punte, è una dei simboli mondiali. Le valorose battaglie risuonano nei musei a questi dedicati, nelle città dove abitavano: le Tre città, Forte Sant’Angelo e La Valletta. I forti, i bastioni e le torri di guardia. E ancora, le maestose cattedrali e l’armeria che ospita una delle più grandi collezioni di armi originali al mondo.
Se volete rivivere le storie di un passato glorioso, Malta è il posto giusto.
Azzurro come il mare di Comino, Blu come l’acqua di Fungus Rock, Giallo come le mura delle antiche città. Rosa come la bouganville che cresce senza sosta grazie al sole perenne, verde come la natura di Gozo, grigio come le scogliere delle Dingli Cliffs che si tuffano a picco nel mare, bianco come le tende di merletto alle porte delle case. Arancione, azzurro, giallo, verde, rosso come le mille porticine che aprono un mondo fatto di case di pietra fra le quali ci si può perdere le ore, ammaliati.
Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it
Stefania, nata a Milano, città con la quale ho un rapporto di amore/odio.Ora vivo in Olanda con la mia famiglia!
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Ci sono 2 commenti
Fra pochi giorni parto 😀
Non vedo l’ora di sentirmi a casa anche io a Malta!
Bellissimo articolo Stefania!
Daniela
Grazie Daniela, aspetto le tue impressioni allora! Buon viaggio!
La tua opinione contribuisce alla ricchezza del mio blog!
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