Quattro giorni al mare per staccare dal caos lavorativo ci vogliono, anche se Milano è deserta e in fondo in fondo male non si sta.
Sono dell’idea che rimanere mentre tutti partono per le vacanze, sapendo che le spiagge verso le quali si dirigono sono sicuramente più affollate di un agosto meneghino, sia una buona idea, ma Ferragosto in città mi ha sempre fatto deprimere. Fatto su armi e bagagli, bassotta compresa, ci siamo decisi a partire con il fresco dell’alba del 15 agosto: direzione Toscana, precisamente Marina di Bibbona.
La scelta della località non è casuale, ho colto l’occasione per andare a trovare la mia famiglia che ogni anno affitta una casa proprio in questa località balneare. In fondo a Marina di Bibbona non si sta male, ovvio non c’è un granchè ma per chi vuole riposare, per le famiglie con bambini e persino per i cani è perfetta.
Noi abbiamo scoperto la spiaggia libera per cani che si raggiunge direttamente da una fantastica e fresca pineta. Per i 4 zampe è l’ambiente ideale perché si possono fare lunghe passeggiate senza patire il caldo e soprattutto una volta arrivati alla spiaggia, è disponibile una grande cisterna d’acqua dalla quale attingere per averne sempre di fresca. Con Tilde siamo arrivati alla spiaggia libera per cani grazie ad una bicicletta: la nostra bassotta in bici è uno spasso, si gode l’arietta fresca accoccolata nel cestello.
La spiaggia è lunghissima e i cani possono correre liberi senza che nessuno si lamenti. La cosa bella è che non ho trovato padroni maleducati, anzi, tutti attrezzatissimi e pronti a scambiare quattro chiacchiere sulle abitudini dei loro cani. Per la nostra bassotta è stata la prima volta in spiaggia, e a parte qualche puccino e una bella bevuta salata, si è tenuta a debita distanza dall’acqua. Solo l’ultimo giorno è riuscita a superare un po’ le sue paure (ma capitela, con le sue zampette basse è difficile stare a passo d’onda). Per il resto era un continuo curiosare le postazioni delle altre famiglie, d’altronde si sa, la curiosità è bassotta.
Resoconto di questi 4 giorni: pollice alzato per Bibbona, la sua pineta e la sua spiaggia libera per cani!
Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it
Stefania, nata a Milano, città con la quale ho un rapporto di amore/odio.Ora vivo in Olanda con la mia famiglia!
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Ci sono 5 commenti
Ciao, potresti fornire qualche indicazione su come raggiungere questa spiaggia?
grazie!
Ciao Henry, hai presente la pineta? Devi entrarci e seguire il percorso indicato per la spiaggia libera per cani!
Tieni come riferimento la Pineta e una volta dentro ci arriverai
Questa spiaggia per cani e’ quasi inagibile,ci siamo stati oggi 13 giugno 2016,e dopo una bella e lunga camminata ci siamo trovati difronte a un immensa distesa di tronchi di tutte le dimensioni da non saper neanche dove appoggiare l’asciugamano.Nel corredo la sabbia era abitata da tanti coleotteri neri,un bidone blu arrugginito per la raccolta di acqua per far bere il cane.Una grande delusione, assoluta mancanza di una minima manutenzione. Scusate ma questo e l’amore e il rispetto per i nostri amici a quattro zampe?Infondo i turisti pagano la tassa di soggiorno anche per questo servizio.
Ciao Pamela,
Quando siamo andati noi (più volte in diversi anni) abbiamo sempre trovato un bel mare è una spiaggia relativamente pulita. Nel senso che essendo una spiaggia libera, nella pineta inoltrata, i tronchi di legno si trovano ovunque. Però per il resto ci siamo trovati bene!
Ciao Pamela, mi permetto di risponderti perchè vado a Marina di Bibbona da 20 anni e i tronchi non ci sono sempre stati, o almeno non così numerosi come quest’anno. Ciò è dovuto al fatto che il mare anno dopo anno si sta mangiando un pezzetto di spiaggia in più (all’Andalù, pezzetto di spiaggia al capo opposto della pineta rispetto a Bibbona, quindi a Marina di Cecina, hanno recentemente rifatto ed allungato la spiaggia artificialmente, perchè ne era rimasta una striscia davvero sottile). I tronchi buttati in spiaggia sono un tentativo spartano di arginare il fenomeno della scomparsa della spiaggia. Ma possono avere anche altri lati positivi, questi legni: per esempio molte persone, per lo più turisti tedeschi, li usano per costruire vere e proprie capanne per ripararsi dal sole (tant’è vero che io non porto mai l’ombrellone fin laggiù); inoltre se prova a levigare con un coltello un bastone più piccolo, scoprirà che hanno un profumo incredibile, fresco e intenso. Davvero sorprendente! Riguardo la spiaggia, sì, è solo una lunga striscia di sabbia senza recinti e con due cartelli che indicano l’inizio e la fine della parte in cui i cani possono entrare e fare il bagno. In realtà, credo, non potrebbero nemmeno stare senza guinzaglio, ma i padroni sono molto responsabili e le persone che ci vanno a prendere il sole per stare lontane dalla folla o chi ci passa durante una camminata sulla riva, sono a conoscenza di questa piccola “enclave anarchica”. Ogni anno mi “pento” di essere tornata a Marina di Bibbona, ma ogni anno ci voglio tornare, perchè alla fine, per qualche giorno, ci si sta proprio bene.
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