Quest’anno niente post di chiusura.
Ed invece eccomi qui, contraddittoria come al solito, soprattutto quando le parole sembrano uscire da sole.
Non posso fare a meno di scrivere ripensando ad un anno che mi ha dato tanto.
Senza cambiamenti, non siamo niente.
È inevitabile, massacrante, bellissimo, gratificante, cambiare.
Eppure la vera forza dentro ognuno di noi è restare sempre un po’ quelli di una volta.
Il mio 2016 è partito con qualche acciacco dell’anima, dovrei esserci abituata ma ogni volta è come se fosse la prima. Mi sono buttata a capofitto nei progetti per non pensare troppo: ho organizzato una mostra fotografica con alcuni miei scatti e ho scritto il mio libro.
A febbraio ho visto per la prima volta New York, una città che mi faceva quasi paura ma che alla fine, mi ha lasciato ricordi indelebili. Una di quelle poche destinazioni in cui tornerei e tornerei, scoprendola ogni volta diversa.
Il 2016 è stato soprattutto l’anno del viaggio on the road, della libertà, del vento fra i capelli.
Ho rivisto per la seconda volta Malta, ma questa volta con la famiglia. È stato bello ritrovare quell’atmosfera che sa di Isola, ma anche un po’ di casa.
L’Oman è arrivato all’improvviso, uno di quei viaggi che neanche desideri ma che finisce col sorprenderti. La sua natura è travolgente, quasi quanto il caldo dei suoi 40 gradi a fine maggio che costringono a spezzare le tappe con repentini rientri in auto, al fresco dell’aria condizionata, o a fermarsi in qualche bar per sorseggiare un succo lime e menta.
Ricordo il canto del Muezzin e il tramonto bello visto dalla Corniche, l’acqua fresca dei suoi wadi e le infinite strade in mezzo ad un assolato nulla. Gli attimi di tensione provati nel deserto, con l’ansia di non trovare la strada per il camp e la corsa estrema verso l’aeroporto per non perdere l’aereo di ritorno. Imprevisti che trasformano il viaggio, nel tuo viaggio.
Poi, a giugno, la Norvegia, per la mia terza volta. Un viaggio di lavoro, in mezzo all’immensità dei Fiordi che desideravo vedere da tempo. La luce del tramonto fino a tarda serata, le pulcinelle di mare e la bellezza dei paesi nordici.
Neanche il tempo di tornare che è già ora di ripartire verso una parte così diversa di mondo: la Namibia. La sognavo da anni ed ora eccola qui.
Il viaggio dell’anno, oserei dire. Una birra al tramonto nel deserto, i mondiali visti seduti in mezzo ai tedeschi, i panini al formaggio su di un camper che per settimane è stato la nostra casa. L’odore della Savana, la dura legge degli animali. Le notti passate ad ascoltare rumori a cui non siamo abituati. Le stelle, mai viste così luminose.
Cucinare nel buio della notte, scaldare il fuoco per garantirsi l’acqua calda, avere timore di uscire a fare pipì.
Ad agosto la gente va in vacanza, noi restiamo a goderci la calma della città. Ci concediamo un week-end in quel paradiso chiamato Tovel. Due giorni intensi, pieni di disagio e amore.
Dopo due mesi di calma piatta, neanche fossero passati anni, Pirati in Viaggio diventa complice (per la seconda volta in un anno) del prossimo viaggio inaspettato. La Romania ad Halloween è perfetta, l’atmosfera è spettrale ma soprattutto ci rendiamo conto di quanto bella e rigogliosa sia questa terra.
A dicembre, ormai a corto di ferie, scegliamo una destinazione che mai avremmo pensato di visitare: gli Emirati Arabi. Il nostro tour fra Dubai e Abu Dhabi dura sei giorni. Nonostante tutti mi avessero parlato male di questi posti, decido di farmi un’opinione mia. Torno nel mio amato Medio Oriente ma le sensazioni sono contrastanti. Sul blog ne scriverò presto, non voglio svelarvi nulla.
Ed ora? Ora sono qui a scrivere questo post, con il computer poggiato su una pancia che ormai sembra un’anguria nonostante manchi ancora qualche mese. Il mio pensiero è orientato decisamente verso il futuro, più che altro per curiosità. Ma sto vivendo a pieno questo dolce presente che, per ora (e solo per ora) sa un po’ meno di viaggi e un po’ più di casa.
Mi sono goduta il Natale, la lentezza di questi mesi d’attesa, un’inaspettata morbidezza che non conoscevo del mio carattere.
Stamattina vagavo svogliata in un centro commerciale e mi sono ritrovata in una libreria, ai piedi della sezione Travel, con i soliti occhi sognanti fissi sulle bellissime copertine delle guide di viaggio. Con lo sguardo le scorrevo una ad una e ad ogni immagine era come una strizzatina al cuore.
Ho posato le guide, non ne ho comprata neanche una.
Sono uscita dalla libreria piena di desideri, voglio vedere i posti più incredibili del mondo ma per la prima volta non ho veri e propri propositi per l’anno a venire, che è una grande incognita davanti a me.
Una bella, dolcissima incognita.
Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it
Stefania, nata a Milano, città con la quale ho un rapporto di amore/odio.Ora vivo in Olanda con la mia famiglia!
Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Manager, Web writer e Travel Blogger.
Il mio blog nasce dalla paura di viaggiare, ve l'ho mai detto?! Ecco cosa posso fare per te
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Ci sono 8 commenti
Bellissimo post..sono diventata mamma un anno fa e mi sono ritrovata tanto nelle tue emozioni…da viaggiatrice seriale ho patito abbastanza l’ultimo anno senza voli intercontinentali 😉 ma diciamo che dopo un anno di stop spero che il 2017 mi regali di tornare a viaggiare!
In bocca al lupo x la tua futura bellissima vita!!!
Te lo auguro anche io… un 2017 in viaggio con il tuo bimbo (o bimba). Scoprire nuovi modi di viaggiare può essere bellissimo! Grazie per il commento!
Credo che a volte ci siano altri viaggi a prendere il sopravvento. Viaggi che ci portano a restare, col cuore e con la mente.
Ho letto questo post tutto d’un fiato!
Ma quanti bellissimi viaggi hai fatto quest’anno? E quante foto!
Ti abbraccio fortissimo!
Hai ragione Manu, ma qui siamo impazienti di ripartire. Sto progettando un altro viaggetto con panza… non vedo l’ora! Un bacione grandissimo
tempo al tempo La Ste ….. per il 2017 i programmi sono altri, e poi … via che si riparte !
Certo, ma già sto architettando nuove partenze! Non sa dove sta capitando, questa qui 😀
In bocca al lupo per la tua imminente nuova avventura. Mi rivedo leggendo il tuo post e la sensazione che qualcosa cambierà nelle abitudini di viaggio non ti deve spaventare. A breve sarai pronta a ripartire con uno spirito diverso e non vedrai i luoghi solo con i tuoi occhi ma anche con quelli della tua bambina. I primi passi di mia figlia sono stati nell’aeroporto di Dubai e la prima parola a Mauritius. Da allora, e sono passati ormai 14 anni, ho vissuto ogni viaggio in maniera più responsabile ma con più gioia. Oggi mia figlia è una viaggiatrice curiosa e instancabile. Ti auguro il meglio del meglio!
Bellissimo questo tuo commento… che bello pensare che i momenti importanti della tua bimba sono stati in viaggio, questo non solo mi incoraggia ma mi mette una grinta incredibile. E vedere che la tua passione può essere trasmessa, beh… non ha prezzo! Grazie
La tua opinione contribuisce alla ricchezza del mio blog!
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