La parola del giorno è "ridimensionare". Riflessioni di una penna arrabbiata
2013/05/15 10:03 PM
A volte il mondo è talmente banale che ti viene da urlare a squarciagola perché quello ti sembra l’unico modo per far si che qualcuno si accorga di te.
Seppure tu pensi di avere qualcosa che ti brilla dentro, qualcosa di prezioso che ti permette di alzarti al mattino con quella voglia di mostrare di che pasta sei fatto, che non è sempre vero quello che si dice di te, che a volte si, lo è, ma insomma siamo fatti di carne, ossa e sentimenti..o no?
A volte invece ti guardi allo specchio e ti scopri più piccolo e ti sembra che l’immagine che avevi di te fino a poco fa sia stata solo un abbaglio. E ti arrabbi con te stesso perché non sei stato capace di accorgertene e gli altri invece si.
Poi ti chiedi perché sei qui a scriverne di getto e non ti preoccupi del fatto che domani rileggerai queste righe scritte in fretta e non ti piaceranno. Per niente. Però devi farlo perché in alcuni casi scrivere è come correre. Correre lasciandosi indietro qualcosa che non vuoi più avere sotto gli occhi. Correre, correre, sudare e avere il fiato spezzato e la gola in fiamme tanto da farti scordare cosa ti ha fatto fuggire in quel modo.
Scrivere è come viaggiare.
Ho provato a smettere di scrivere, ad affogare i miei pensieri ma la mia penna è sempre tornata a galla e il mio inchiostro è sempre più marcato di prima.
Questi miei pensieri somigliano ad un viaggio che uno intraprende per scappare da qualcosa.
Che poi non è così vero che scappi perché quando meno te l’aspetti il viaggio ti cattura, ti invade e pervade. E poi non ti ricordi neanche più cosa ti ha fatto partire, scappare. Come la corsa affannata, come le parole di una penna arrabbiata.
Mi piace pensare che se questo avviene, se arrivi al momento in cui fatichi a ricordare i dettagli di ciò che a suo tempo ti ha fatto stare tanto male, vuol dire che qualcosa di più importante ha ridimensionato il tuo modo di pensare.
E’ per questo che dobbiamo concederci la follia di non restare fermi, né con la mente né con il corpo. Per uscire dagli schemi, dalle convenzioni.
Ho deciso che la mia parola di oggi sarà “ridimensionare”.
Il mio buono proposito da inseguire fino a quando arriverà il momento in cui non ricorderò più il sentimento che ha mosso questi miei strambi, indecifrabili pensieri.
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Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it
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