La campagna contro il vandalismo di Trenord |
E’ una campagna contro il vandalismo sui treni. Una trovata sicuramente di impatto notevole, anche giusta volendo. Peccato che non sia retta, a mio parere, da solide basi.
Trenord afferma che il vandalismo “ci” costa (e anche in questo rendersi parte della massa sono degli strateghi) ben 12 milioni di euro all’anno.
l’esposizione in Piazza Cadorna |
Forse questa colorita messa in scena, ha come scopo quello di ammansire gli animi delle migliaia di persone che con le loro proteste intasano lo scarno sito delle ferrovie.
Non sarà un modo per dire: “stiamo lavorando per voi anche se non ve ne accorgete”?
Mettendo in piazza (nel vero senso della parola), come se non ce ne fossimo accorti, tutto il marciume su cui ogni giorno viaggiamo. O forse, è solo un modo per convincerci che siamo noi stessi a rovinare le cose che paghiamo caramente….e che non dobbiamo lamentarci, anzi, contribuire a rivendicare i nostri diritti, segnalando le aggressioni.
E allora si che tutto si sistemerà.
Sono bravi, loro, a passare il messaggio “tutto quello su cui viaggiamo è anche nostro e dobbiamo proteggerlo“…la chiamerei quasi psicologia inversa. Peccato che di inversamente proporzionale ci sia solo l’elevato costo dei biglietti a contrastare i pochi agi forniti.
Poi quando provi a lamentarti (educatamente) con un operatore Trenord, ti senti rispondere che se non sei soddisfatto del servizio offerto, puoi tranquillamente raggiungere milano con altri mezzi.
Quando si dice un clima famigliare e democratico.
Forse questo mio post è solo un’esagerazione, forse è scritto con toni esasperati a causa dei continui disagi che io, pendolare, nonché diretta interessata, subisco.
Però passare ai lati di quella stazione, sudata e di corsa grazie al nuovo ritardo regalatomi da Trenord e vedere quello slogan ai piedi dell’intreccio di ferraglia, ha generato in me questa reazione bellicosa condivisibile, oppure no.
Quello che è certo è che, se si potessero ammucchiare le migliaia e migliaia di proteste che ogni giorno arrivano via mail, o telefonicamente ai nostri amici di Trenord, una stazione ferroviaria non basterebbe affatto.
Da grande vorrei viaggiare e scrivere di viaggi, nel frattempo provo a viaggiare e a scrivere di viaggi. Social Media Specialist, Travel Blogger e Founder di diquaedila.it
Stefania, nata a Milano, città con la quale ho un rapporto di amore/odio.Ora vivo in Olanda con la mia famiglia!
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